Il viaggio è stato lungo. Prima a piedi. Poi in bus. Alla fine sono arrivati a Livingstone dove, stremati e affamati, si sono mangiati una pizza fatta a regola d’arte da Olga’s – The Italian Corner. Loro sono i ragazzi di «7mila miglia lontano», un gruppo di podisti che ha programmato sette viaggi da fare in sette anni per documentare, con fotografie e video, lo stato del pianeta, dell’inquinamento delle acque, delle coste e dei fiumi. «Vogliamo portare – spiegano – un importante contributo sia in termini di contenuti sia di immagine, dall’altro sostenere la raccolta fondi per una organizzazione non governativa partner a cui, al termine di ogni viaggio, sarà devoluto l’intero ricavato». Quest’anno l’Ong scelta è CELIM e i fondi raccolti sosterranno il progetto di agricoltura a basso impatto nei distretti di Mongu e Limulunga, in Zambia. E, infatti, prima di partire per il team dei camminatori ha incontrato a Lusaka Gianclaudio Bizzotto, referente  CELIM in Zambia.

Vicino a CELIM

Poi il loro viaggio è proseguito e nei giorni scorsi hanno raggiunto Livingstone dove Olga’s – The Italian Corner. È un ristorante speciale, nato con lo scopo di offrire una chance in più a molti adolescenti vulnerabili e in difficoltà di Livingstone, concedendo ai ragazzi la possibilità di costruirsi un futuro migliore. Oltre alla pizzeria è stata creata anche una guest house, composta da 9 camere da letto, e uno showroom di artigianato africano realizzato dalla falegnameria e dalla sartoria dello Youth Community Training Center.  Tutti i profitti di Olga’s sono reinvestiti nello Yctc, creata nel 1999 dalla Diocesi di Livingstone e da CELIM.

Sensibilità ambientale

A Livingstone i camminatori si sono rifocillati in attesa di ripartire. «I sette viaggi del progetto (uno è già stato fatto lo scorso anno) percorreranno la maggior parte delle coste del mondo – spiegano i responsabili -, completando un’esperienza di viaggio solidale che ha sempre voluto essere anche il nostro modo creativo di vedere il pianeta terra. Coinvolgeranno fotografi, videomaker, scrittori, professionisti e appassionati, in un’avventura che accoglierà più punti di vista e diverse prospettive.
Ogni viaggio sarà costituito di più itinerari che saranno affrontati con vari mezzi di trasporto (4×4, mountain bike, barca, piedi e motocicletta)».

«7mila miglia lontano» e CELIM sono uniti da una comune sensibilità ecologica. «Affrontare il problema dell’inquinamento ambientale come se si trattasse esclusivamente di una questione di rifiuti che non riusciamo a smaltire significa prenderlo in considerazione solo nel suo puro aspetto tecnico e materiale – osservano i responsabili di «7mila miglia lontano” -. È giusto farlo, urgente e necessario, dal momento che parte del mondo ancora nega l’esistenza di un’emergenza ambientale, ma non è sufficiente. Se non saremo in grado di spostare il dibattito culturale sulla necessità di modificare i nostri stili di vita e di consumo – e quindi i nostri valori di riferimento – pagheremo cara questa mancanza.

Ambiente e uomini

CELIM da parte sua è da sempre impegnata in progetti che mirano a salvaguardare l’ambiente in un’ottica di ecologia integrale. Come Ong siamo consapevoli che preservare il sistema ecologico è un modo per salvare l’uomo e aiutarlo a costruirsi un futuro sostenibile. Ed è in questo solco che ci muoviamo. In Albania si tutela l’ambiente promuovendo attività che ne conservino e ne valorizzino le risorse. In Libano si promuove l’olivicoltura attraverso tecniche che evitino l’inquinamento. In Zambia si introducono coltivazioni in grado di resistere al cambiamento climatico. In Kenya dall’allevamento dei bovini si ricava biogas, fonte energetica pulita, rinnovabile e sana. In Italia, sono attivi nelle scuole corsi di formazione all’educazione ambientale.