CELIM offre un aiuto a chi combatte il Covid-19. La nostra Ong sostiene due organizzazioni, Una mano alla vita e La Casa del Sole, che in modo differente sono in prima linea per contenere la diffusione del terribile virus che sta facendo centinaia di morti.

Ma perché CELIM, da sempre impegnata con progetti di sviluppo nei Paesi del Sud del mondo, ha deciso di scendere in campo con un’iniziativa rivolta all’Italia? La risposta è semplice: la solidarietà non è una costruzione a compartimenti stagni. Aiutare chi ha più bisogno è un’attitudine. Una sensibilità che ci si porta dietro. È un modo di essere.

Dal 1954, la nostra Ong porta avanti progetti che mirano a creare uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e dell’uomo e che lascino un’impronta duratura in Africa, nei Balcani, in Medio Oriente. Ciò non significa che ci siamo dimenticati del nostro Paese. Noi non ci siamo mai allontanati dalla realtà in cui viviamo. Da sempre, proprio in Italia, lavoriamo a progetti educativi che integrano i programmi scolastici e aiutano i ragazzi a formarsi competenze nuove da spendere nella nostra società.

Quando la nostra comunità vive una situazione di estrema emergenza come quella attuale, non possiamo tirarci indietro. È nostro preciso dovere mettere a disposizione di chi ha più bisogno la nostra esperienza e la nostra sensibilità. Ce lo impone lo spirito che ha sempre animato. La raccolta fondi che abbiamo lanciato risponde a quest’ottica. Il nostro vuole essere un aiuto alla realtà in cui viviamo. La solidarietà dev’essere libera di muoversi e di piantare i suoi semi ovunque. Questa volta, in Italia.