Un crowfunding per finanziare le attività di «Odiare non è uno sport». Lo ha lanciato da Cooperazione internazionale allo sviluppo e dell’educazione alla cittadinanza globale (CVCS) di Gorizia, Ong capofila del progetto, al quale partecipa anche CELIM.

«Odiare non è uno sport» è un intervento per prevenire e contrastare l’hate speech nello sport attraverso percorsi educativi nelle scuole e nelle società sportive, campagne di sensibilizzazione, tecnologie innovative per intercettare i discorsi d’odio e giovani attivisti per smorzare i toni delle discussioni sui social network.

«In questi anni – spiega Silvia Ielmini che, insieme a Sara Donzelli, ha seguito il progetto per CELIM -, ci ha permesso di far riflettere i ragazzi e le ragazze sul fenomeno dell’odio in campo sportivo e di aiutarli a difendersi dagli hate speecher. Allo stesso tempo abbiamo veicolato i valori dell’amicizia e della lealtà che sono i veri fondamenti dello sport».

Attraverso il crowfunding si raccoglieranno fondi per poter mandare avanti le attività del progetto. Come fare? È semplice, basta cliccare qui.

«L’iniziativa è stata lanciata da CVCS – conclude Silvia – ma se il crowfunding andrà a buon fine i fondi saranno ripartiti tra tutte le Ong che hanno partecipato al progetto. CELIM compreso. Ciò permetterà a tutti di portare avanti le rispettive attività. È quindi necessaria la collaborazione di tutti. Votate!».

Progetti correlati