Il futuro può avere il colore giallo di un pulcino. Da qui può partire una vita nuova. Lontana dalla microcriminalità, dall’emarginazione, dalla violenza. La vita di E.C. ruoterà intorno al pollaio che creerà grazie alla dotazione iniziale che gli è stata fornita da CELIM attraverso «La seconda occasione – Reintegro degli ex detenuti in Zambia». Un progetto, quest’ultimo, attraverso il quale la nostra Ong, collaborando con il governo zambiano, promuove programmi di riabilitazione per ex detenuti che hanno scontato la loro pena e sono pronti ad essere reintegrati  nella società. L’obiettivo è dare speranza e una vita nuova agli ex detenuti, incoraggiandoli a migliorare le loro capacità.

«Voglio ringraziare CELIM per tutto quello ha fatto per me – osserva E.C. -, per il materiale e per le competenze che ci ha fornito all’interno della prigione di Mazabuka. Ringrazio il CELIM per avermi scelto e per tutto il suo supporto».

E.C. creerà un piccolo allevamento avicolo. «Ho ricevuto tutto l’occorrente per iniziare a intraprendere questo nuovo percorso – spiega -. Ho scelto di avviare questo business perché ho già esperienza in questo ambito, ho imparato da mio fratello come gestire un allevamento di polli. Vorrei progettare  una mia attività aumentando la redditività tramite la produzione di uova, non solo per un consumo familiare, ma anche per la “vendita diretta” ad altri consumatori e fornitori».

CELIM, grazie al supporto dell’Unione Europea si impegna a migliorare la vita degli ex detenuti meritevoli di una seconda possibilità, attraverso un percorso educativo che mira a rendere sostenibile la vita di coloro che vengono rilasciati dalle prigioni. Nella prigione di Mazabuka, per esempio, vengono organizzati corsi professionali Teveta (Technical, Education, Vocational & Entrepreneurship Training Authority), che offrono l’opportunità ai detenuti, di imparare un mestiere tecnico e successivamente fornire degli strumenti che consentono di trovare un lavoro per essere reinseriti più facilmente all’ interno della società.

E.C. per questo è grato a CELIM. «Quello che posso dire è che grazie a CELIM abbiamo avuto la possibilità di imparare molte abilità manuali come l’agricoltura, carpenteria, idraulica, gestione degli stagni di acquacoltura, e altri laboratori – osserva -. Quindi, in questo modo, finendo il percorso all’interno della Correctional Facility di Mazabuka, siamo in grado di avere una certa autonomia personale ed economica. In quanto a CELIM, spero che il suo operato in Zambia, vada avanti. Sono convinto che il CELIM debba continuare su questa strada. Il vostro lavoro rende autonome le persone, offrendo un futuro alternativo».

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