Pescati i pesci. Ora si prova a essiccarli. A Namarroi, si è dato vita a «Giovani resilienti. Per un futuro sostenibile in Mozambico», un progetto che mira alla diversificazione agricola attraverso lo sviluppo di attività sostenibili dal punto di vista ambientale: la piscicoltura e l’apicoltura. CELIM interverrà su vari processi che compongono le due filiere produttive: la formazione tecnica, la distribuzione di arnie e la costruzione di vasche, nonché la trasformazione, la lavorazione del pesce e del miele e la vendita dei prodotti sul mercato locale.

Proprio in questo contesto, dopo aver pescato una discreta quantità di pesci, i ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto hanno iniziato a essiccarne una parte. «Si tratta di una prima prova – osserva Marco Andreoni, responsabile CELIM in Mozambico -. Ma è una fase importante. L’essiccazione servirà quando la pesca sarà abbondante». Il pesce essiccato sarà più semplice da conservare e quindi potrà essere consumato più avanti nel tempo oppure potrà essere venduto al mercato. «Ciò significa che i giovani potranno migliorare la loro dieta con un alimento nutriente – continua Marco – oppure potranno integrare i loro redditi grazie ai proventi della vendita. In entrambi i casi faremo fare loro un passo avanti  nella costruzione di una resilienza che li aiuterà a superare i momenti difficili, sempre più frequenti, dettati dai cambiamenti climatici». Le prove non finiscono qui. Andranno avanti anche nelle prossime settimane.