Da 80 anni giace sul fondo del mare nelle acque della rada di Valona. Tra le sue lamiere, ormai aggredite dal sale, si aggira una storia unica. Una storia quella della nave Po, che CELIM, insieme a Vis, Cesvi e la Cooperazione italiana, sta cercando di valorizzare nell’ambito del progetto NaturAlbania. Un modo per sviluppare un turismo culturale ancora in nuce nel Paese delle Aquile.

La nave Po, in realtà, era stata varata nel 1909 a Trieste (allora sotto l’Impero austroungarico) con il nome di Wien (Vienna). Era una nave da crociera che, insieme alla gemella Helouan, batteva la rotta da Trieste ad Alessandria d’Egitto. Trasformata dalle autorità militari in una nave ospedale e poi in caserma per gli equipaggi dei sommergibili, erra stata affondata dagli incursori italiani il 1° novembre 1918.

Recuperata, riparata, la Wien viene ribattezzata Vienna e riprende il mare sulla rotta verso l’Egitto prima di tornare a essere una nave ospedale in servizio durante la guerra d’Etiopia con attrezzature all’avanguardia. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, con il nome Po, riprende la sua attività di trasporto feriti, ma questa volta nel Mar Adriatico. Ed è proprio davanti a Valona che, nonostante abbia le insegne che la individuano come nave ospedale, viene silurata e affondata da un aereo britannico. È il 14 marzo 1941 e da allora il relitto giace sui fondali.

Nei giorni scorsi sommozzatori si sono immersi e hanno completato un sopralluogo nel quale hanno effettuato numerose riprese. Nel frattempo Marco Gemigniani, docente di Storia e strategia navale all’Accademia di Livorno, sta conducendo uno studio sulla nave. Nelle prossime settimane la ricerca e un video per la visione 3D saranno resi pubblici per rendere nota la storia particolare di questa imbarcazione.

«Quella nave può diventare, insieme ad altri relitti, il punto di riferimento per un turismo storico – osserva Manuel Castelletti di CELIM -. In essa sono racchiuse le storie personali di tante donne e uomini. Tra essi Edda Ciano che si distinse nelle opere di salvataggio durante l’affondamento. Proprio queste storie presto potranno rivivere nel nuovo centro per la promozione del turismo realizzato dall’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo sul lungomare di Valona».

Sub nei pressi di Nave Po
Il relitto di Nave Po
Il relitto di Nave Po
Nave Po
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