Procedono velocemente i lavori di realizzazione del centro di recupero delle tartarughe marine di Valona.  Realizzata la struttura, il centro ospiterà personale appositamente formato ed equipaggiato per il soccorso e la cura di tartarughe ferite e in difficoltà.

Le tartarughe marine sono una ricchezza per il Mediterraneo. Il Mar Adriatico ospita almeno tre specie: la tartaruga comune (Caretta caretta), la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). In particolare l’Alto Adriatico rappresenta una delle principali aree di alimentazione e accrescimento per i giovani di caretta caretta. Per questa ragione i giovani, ma anche tanti adulti, che in inverno risiedono nel Mediterraneo centro-orientale, a primavera migrano verso il Golfo di Venezia dove passano il tempo a nutrirsi sui bassi fondali, soprattutto di molluschi e crostacei. Sempre più spesso, però, nidificano anche sulle coste meridionali dell’Albania.

Le tartarughe marine sono però estremamente vulnerabili all’impatto delle attività umane, motivo per cui sono in forte declino e dunque protette da leggi nazionali e internazionali. Nell’Adriatico sono particolarmente negative le interazioni con la pesca professionale e con il turismo nautico, che provocano spesso la morte degli individui per annegamento, in reti a strascico e da posta, o per lesioni provocate dall’impatto con le chiglie e le eliche delle imbarcazioni da diporto.

Per questo è stato deciso di creare a Valona un centro di recupero che non sarà però solo “un ospedale” delle tartarughe. Gli spazi del centro diventeranno anche un luogo  di educazione ambientale nel quale chiunque potrà trovare materiale informativo e potrà partecipare alle attività si sensibilizzazione.

La costruzione del centro di recupero delle tartarughe marine fa parte delle azioni di intervento promosse dal progetto NaturAlbania, finanziato da Aics Tirana e realizzato da CELIM Shqipëri, Vis Albania e Cesvi Albania, con il sostegno di AKZM Agjencia Kombëtare e Zonave të Mbrojtura.

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