È stata inaugurata, ieri, alla presenza di Lídia de Fatima de Graça Cardoso, ministro del Mare, delle Acque interne e della Pesca, l’unità di produzione di avannotti e mangimi (Upar) a Lugela (Mozambico). Si tratta di uno punti qualificanti di Sostenere lo sviluppo in Zambezia, progetto realizzato da CELIM Milano, in collaborazione con COSV, e con il supporto di Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Il centro è una struttura concepita per promuovere la piscicoltura di acqua dolce nella regione centro-nord del Mozambico, al fine di diversificare l’economia rurale e rafforzare la sicurezza alimentare delle famiglie. Per ottimizzare l’uso degli impianti, la gestione è stata affidata all’Università UniLicungo, che collaborerà con il governo nella gestione sostenibile degli impianti, con l’obiettivo di produrre circa mezzo milione di avannotti di tilapia l’anno e 10 tonnellate di mangime al mese.

“Upar – come ha detto Leone Tarabusi dell’Aics Maputo) – è il risultato degli sforzi di una serie di attori in un’iniziativa che riteniamo molto importante per l’intero settore dello sviluppo rurale, dell’agricoltura e della sicurezza alimentare, che costituisce non solo una priorità della strategia di sviluppo del governo mozambicano, ma anche uno dei settori centrali dell’azione del sistema di cooperazione italiano nel Paese”.

“Come governo – ha detto la ministra Lídia de Fatima de Graça Cardoso – ci impegneremo per lo sviluppo del settore dell’acquacoltura dal quale ci aspettiamo per la crescita della provincia. Il centro appena inaugurato contribuirà a dare risposta a due dei maggiori ostacoli dello sviluppo della piscicoltura: la mancanza di avannotti e di mangime e la mancanza di assistenza tecnica. Questa struttura ci darà una mano su entrambi i fronti”.

L'interno del centro
Uno degli stagni per l'acquacoltura
La ministra Lídia de Fatima de Graça Cardoso
Pannelli esplicativi
Il centro
Marco Andreoni di CELIM spiega i dettagli del progetto alla ministra
Le vasche degli avannotti
La ministra nel centro