La terra continua a tremare in Albania. Scosse più o meno forti si ripetono. La gente è spaventata. È questo il quadro che tracciano gli operatori di CELIM attivi nel Paese delle aquile.

Le aree più colpite sono quelle di Durazzo, Vore, Kavaja, Fushe Kruje, Lac, Thumane. A Vore, sette edifici su dodici sono stati danneggiati. A Kashar, la popolazione non ha ancora rifugi per proteggersi. A Durazzo, è stato evacuato l’ospedale e a Tirana, la capitale, alcuni palazzi sono pericolanti. A Bubq, migliaia di persone non hanno ricevuto alcune assistenza. «Dalle zone rurali non arrivano grandi notizie – osserva Valeria Parracino, CELIM Shqiperi -. A parte il villaggio di Thumane che è stato uno dei centri più colpiti e che sta già ricevendo aiuti».

La gente è spaventata. Molte famiglie hanno perso tutto. «Oltre al danno materiale – spiega Valeria -, le persone sono terrorizzate da un fenomeno naturale che non si può gestire e i cui effetti sono totalmente imprevedibili. Quindi, oltre a spostare la famiglie che hanno perso tutto, c’è bisogno di un supporto psicologico per superare il trauma».

Anche perché lo sciame sismico è interminabile. L’epicentro rimane la zona di Durazzo, ma alcune scosse sono così forti che si sentono fino a Valona, nel Sud del Paese, dove sono concentrate le attività principali della nostra Ong.

Intanto è scattata una gara di solidarietà. A Tirana sono stati ospitati gli sfollati.. A Valona molti alberghi hanno messo a disposizione camere per gli sfollati ed è attiva una raccolta indumenti e cibo. Altre città albanesi hanno accolto i terremotati. Quattrocento persone si trasferiranno in Kosovo, dove il governo di Pristina ha messo loro a disposizione rifugi sicuri.

Le necessità sono ancora molte. «Mancano le tende – conclude Valeria -. Le scorte di cibo sono abbondanti, ma la distribuzione alla popolazione è lacunosa».

Di fronte a questa emergenza CELIM si attiverà per sostenere progetti di ricostruzione in collaborazione con altre organizzazioni italiane e albanesi attive in Albania. Proprio ieri si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Unhcr, Protezione civile dell’Ue, Croce rossa italiana, Unicef, Caritas Svizzera e Albania, Engim, Vis e CELIM. Si è trattato di un primo incontro interlocutorio nel quale sono state messe in campo diverse idee per la ricostruzione.

Continuate a seguirci, vi terremo informati passo per passo.

Durazzo, effetti terremoto
Durazzo, i soccorsi
Durazzo, effetti terremoto
Durazzo, i soccorsi
Durazzo, effetti terremoto
Durazzo, effetti terremoto
Durazzo, effetti terremoto
Incontro organizzazioni internazionali
Mappa zone colpite
Incontro organizzazioni internazionali