L’Africa australe sta affrontando una delle peggiori crisi di siccità degli ultimi decenni, con gravi ripercussioni su agricoltura, sicurezza alimentare ed economia. In particolare, lo Zambia è tra i Paesi più colpiti, con effetti devastanti sulla popolazione e sulle infrastrutture.

Impatto sull’agricoltura e sulla sicurezza alimentare

La stagione delle piogge 2023-2024 è stata caratterizzata da precipitazioni significativamente ridotte, attribuite al fenomeno climatico El Niño. Questo ha portato a una drastica diminuzione dei raccolti, con perdite fino all’80% in alcune regioni. Il deficit di cereali è stimato in 2,1 milioni di tonnellate, mettendo a rischio la sicurezza alimentare di oltre sei milioni di persone, metà delle quali sono bambini.

Crisi energetica e infrastrutture idroelettriche

La siccità ha avuto un impatto significativo anche sulla produzione di energia. Lo Zambia dipende per oltre l’80% dall’energia idroelettrica, principalmente generata dalla diga di Kariba. Il livello dell’acqua nel bacino si è ridotto drasticamente, compromettendo la capacità di generazione elettrica e causando blackout giornalieri che durano fino a 12 ore.

Dichiarazione dello stato di emergenza e interventi governativi

In risposta alla crisi, il presidente Hakainde Hichilema ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale nel febbraio 2024, sollecitando l’unità del Paese nell’affrontare le conseguenze della siccità. Il governo ha implementato misure come la coltivazione di mais invernale attraverso il Servizio Nazionale dello Zambia, con l’obiettivo di produrre 15.000 tonnellate metriche entro la fine del terzo trimestre del 2024.

Prospettive future e necessità di intervento

La crisi in corso evidenzia la vulnerabilità dello Zambia ai cambiamenti climatici e la necessità di diversificare le fonti energetiche e le pratiche agricole. Organizzazioni internazionali, come il Programma Alimentare Mondiale, hanno lanciato appelli per assistenza umanitaria, ma i fondi raccolti finora sono insufficienti rispetto alle necessità. È essenziale un intervento coordinato a livello nazionale e internazionale per affrontare le sfide poste dalla siccità, garantire la sicurezza alimentare e sviluppare infrastrutture resilienti ai cambiamenti climatici.

CELIM scende in campo

CELIM, che lavora in Zambia da più di trent’anni, si è impegnato a fornire cibo alle persone che sono coinvolte nei nostri progetti e, fino al prossimo raccolto, non potranno contare sulla propria produzione di mais.

Dobbiamo raccogliere 25.000 euro
per acquistare 1.800 sacchi per 600 famiglie
Non possiamo farcela senza di te!

Ecco come puoi farti protagonista del cambiamento, secondo il nostro motto Impact to Change:

  • Donando 13 euro, potremo acquistare un sacco di mais da 25 kg che sosterrà una famiglia di 4-5 persone per un mese
  • Ogni contributo superiore, moltiplicherà questi benefici per altri mesi o per altre famiglie

Dona ora!

Progetti correlati
  • Edu-Care

    Proteggere i diritti dei bambini con disabilità in Zambia