In Albania sono iniziate le attività di preparazione per la realizzazione del Centro di recupero tartarughe marine e per la rilevazione, monitoraggio e protezione di nidi e siti di nidificazione. L’iniziativa, nata nel quadro del progetto Naturalbania finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, si avvale della collaborazione di CELIM, Università di Bari e Wwf di Policoro. «Grazie alla competenza del nostro partner Wwf Policoro – spiega Manuel Castelletti, responsabile Paese di CELIM -, abbiamo individuato la migliore location per la realizzazione del centro e presto ne inizieremo la costruzione. Una volta terminata, la struttura sarà gestita da AdZM Vlorë».

Il litorale albanese rappresenta un habitat fondamentale per due delle sette specie di tartarughe marine: la Caretta caretta e la Chelonia mydas. Negli ultimi anni, però, il numero di tartarughe presenti nel Mar Mediterraneo ha subito un forte declino, principalmente causato dalle attività dell’uomo. Il centro oltre a curare gli animali feriti e reinserirli nel loro habitat, sarà anche come punto di riferimento per le attività di mappatura e monitoraggio dei loro luoghi di nidificazione».

«Inoltre – conclude Manuel – saranno organizzati corsi di formazione per gli operatori di AdZM Vlorë per offrire loro gli strumenti di monitoraggio per individuare e proteggere i nidi e i siti di nidificazione. Ringraziamo gli esperti del Wwf Policoro, Gianluca e Giuseppe, che in questi giorni hanno condiviso le best practice per la conservazione delle tartarughe marine e Aics Tirana per il sostegno finanziario».

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