CELIM fa fiorire l’Africa. Non è una battuta e neppure una frase retorica. È la realtà. Agli inizi degli anni Duemila, Lusaka Road a Mongu (Zambia) era brulla. Ai bordi della strada, sentieri di sabbia e terra battuta. Nella stagione secca, il regno della polvere. In quella delle piogge, dominio di pozzanghere e fango. Uno spettacolo desolante.

Non attraente né per gli abitanti né per chi visitava la città. Da qui l’idea venuta ad alcuni volontari CELIM, già impegnati nel condurre in loco progetti di riforestazione, di piantare alberi lungo il tracciato. Non essenze ricercate, ma piante robuste e senza grandi esigenze. La scelta è caduta sulle acacie, una specie tosta che in Europa è considerata quasi infestante.

Le piantine messe a dimora hanno dovuto combattere per crescere. I piccoli virgulti hanno sfidato la fame atavica delle capre, il clima inclemente, la poca attenzione della gente. Molti sono morti. Altri, anche grazie alle cure attente dei commercianti delle botteghe sulla strada cui era stata affidata la cura, sono sopravvissuti. Trascorsi i primi anni difficili, sono poi cresciuti rapidamente e si sono trasformati in alberi. Non sono possenti, ma sono alti abbastanza per assicurare un’ombra ai passanti e a chi lavora lungo la strada. Ma, soprattutto, hanno migliorato l’aspetto del quartiere. Il verde ha limitato la polvere e reso più bella la strada.

Grazie a CELIM quindi un pezzo di Zambia è fiorito. Un regalo che ha cambiato l’aspetto di una cittadina. Un piccolo simbolo di una cooperazione che cambia l’Africa. In meglio.

Mongu, Lusaka Road com'era
Mongu, Lusaka Road com'era
Mongu, Lusaka Road com'era
Mongu, Lusaka Road com'è
Mongu, Lusaka Road com'è
Mongu, Lusaka Road com'è