Questa sera, 8 novembre, si terrà, nell’ambito della Settimana della cucina mediterranea italiana in Zambia, una cena di gala all’Olga’s The Italian Corner. Olga’s è l’unico ristorante italiano di Livingstone. Ma è un qualcosa di più di un semplice ristorante. È il compimento di un progetto educativo per i ragazzi vulnerabili. Gustare una pizza, dormire nelle camere o fate shopping nello showroom, permette di offrire una chance in più a molti adolescenti di costruirsi un futuro. Olga’s è infatti una struttura no-profit. Tutti i guadagni sono reinvestiti nello Youth Community Training Center (Yctc), una scuola di formazione professionale certificata, creata nel 1999 dalla diocesi di Livingstone e da CELIM. Yctc propone corsi in impianti idraulici ed elettrici, sartoria, informatica, catering e costruzioni edili. Alcuni degli ex studenti del corso di catering del Yctc sono adesso dipendenti di Olga’s.

Olga’s è anche un modo per diffondere la cultura italiana della ristorazione. Un aspetto importante anche per lo Zambia che, in questi anni, sta cercando di sviluppare il proprio settore turistico. Aspetti, questi ultimi, messi in evidenza dal discorso che ha inviato per l’occasione Antonino Maggiore, l’ambasciatore d’Italia in Zambia. Pubblichiamo qui di seguito il testo della prolusione nel quale si fa accenno anche al ruolo di CELIM nel Paese africano.

 

Sono lieto di darvi il benvenuto a Olga’s The Italian Corner in occasione della Settimana della cucina mediterranea italiana in Zambia. Lo scopo di questa settimana di eventi è promuovere la cucina italiana, per renderla più nota in Zambia.

Un famoso chef italiano, Alessandro Del Bono, e il suo assistente, Andrei Cristea, sono stati a Lusaka in questi giorni con noi per tre eventi di successo che hanno presentato piatti speciali della cucina italiana in ristoranti famosi. Hanno tenuto un seminario di formazione per gli chef zambiani dei ristoranti italiani a Lusaka; hanno tenuto un’altra [sessione di] formazione questa mattina a Livingstone presso la scuola di catering «Youth Training Community Center», creata dalla Ong italiana CELIM. Oggi si potrà gustare il loro menu in questa occasione speciale.

Nel 2000, la cucina mediterranea italiana è stata identificata dall’Unesco come parte del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’Italia, come primo collaboratore dell’Unesco con oltre 40 milioni di dollari, ne è molto orgoglioso. La cucina mediterranea è considerata la cucina più sana del mondo.

L’Italia è considerata il secondo Paese dell’indice globale della salute e il terzo dell’Ocse in termini di aspettativa di vita. Al fine di promuovere e proteggere le diete tradizionali, come quella mediterranea, l’Italia ha fondato alle Nazioni Unite il Gruppo di amici di diete sane e sostenibili.

La cucina italiana è cultura, è educazione, è conoscenza ed è uno stile di vita basato sull’importante legame tra cibo e salute. Troviamo molte somiglianze tra Italia e Zambia, prima di tutto il legame con la terra e i suoi prodotti naturali. E il legame con la terra e i prodotti naturali è una caratteristica chiave dello stile di cucina del nostro chef Alessandro Del Bono.

Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di dare un’importanza particolare alla formazione dei cuochi dello Zambia. Perché l’Italia è sempre stata al fianco del popolo zambiano per condividere conoscenze, cultura e ricchezza. Vorrei solo ricordare che la compagnia aerea Alitalia ha formato il personale della compagnia aeree dello Zambia negli anni Sessanta. Gli italiani hanno costruito la diga di Kariba.

E oggi l’Italia accoglie ogni anno più di 300 cittadini dello Zambia per la formazione in diverse aree (sicurezza, energia, agricoltura, lavoro, religione, affari). In linea con questo impegno, vogliamo rafforzare la nostra cooperazione anche nel settore del turismo e delle arti.

Siamo ansiosi di sostenere lo Zambia perché ha un enorme potenziale non sfruttato che, se ben gestito, può contribuire in modo significativo alla creazione di ricchezza e posti di lavoro. A tal fine, lo Zambia dovrebbe anche trarre vantaggio dalla sua posizione di presidente della Commissione per l’Africa nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite. Migliorare le abilità culinarie dei suoi cuochi è un fattore chiave per aumentare il turismo.

Consentitemi di concludere allargando lo spettro della nostra cooperazione per dire che la cucina italiana è anche cultura. Per questo motivo organizzeremo a dicembre una serie di eventi dedicati al genio italiano Leonardo Da Vinci che, tra i suoi studi, ha dedicato attenzione anche all’importanza del cibo e della cucina. Un critico d’arte di Roma sarà qui in Zambia, a Lusaka e Livingstone al Museo Nazionale, per tenere conferenze su Leonardo Da Vinci e seminari sull’arte contemporanea dello Zambia.

Antonino Maggiore
Ambasciatore d’Italia