È stato pubblicato il bando per il Servizio civile universale. Ma di che cosa si tratta? E che dimensioni ha questo di servizio?

Il Servizio civile universale è, secondo quanto afferma il Dipartimento delle politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri, «un modo di impegnarsi in un progetto finalizzato alla difesa, non armata e nonviolenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, con azioni concrete per le comunità e per il territorio». È, in sostanza, una forma di impegno a favore degli altri, ma anche un’occasione «per crescere confrontandosi, è un modo per conoscere diverse realtà, per capire e condividere, è una crescita professionale, è uno strumento di pace e di integrazione».

Il Servizio civile universale non è un lavoro. È un anno «dedicato al servizio della comunità e contestualmente alla formazione personale e alla crescita individuale. E’ anche un’opportunità per avvicinarsi al mondo del lavoro».

Durante l’anno di servizio è anche possibile svolgere altre attività. La legge prevede che i volontari siano «tenuti a realizzare le attività previste da progetto e non possono svolgere attività di lavoro subordinato o autonomo se incompatibile con il corretto espletamento del servizio civile universale».

A chi svolge il Servizio civile universale possono essere riconosciuti crediti formativi da spendere nel corso degli studi e nel campo della formazione professionale. Il Dipartimento per le Politiche giovanili ha promosso presso università ed enti accreditati la stipula di apposite convenzioni.

Negli anni il Servizio civile universale ha assunto dimensioni rilevanti. Attualmente sono 26.268 i volontari che svolgono la propria attività in 12.301 enti di accoglienza in 51.882 sedi in Italia e all’estero.

Nello specifico, CELIM ha a disposizione dodici posti per progetti all’estero:

  • due in ambito ambientale e di sviluppo filiere sostenibili a Mongu Zambia in Africa;
  • due in ambito carcerario in Zambia;
  • due in ambito diritto alla salute in Zambia;
  • due in ambito sviluppo rurale in Kenya;
  • due in ambito sviluppo rurale in Albania;
  • due in ambito sviluppo rurale in Libano.

Ha inoltre a disposizione otto posti per progetti in Italia in ambito Integrazione ascolto accoglienza.

Per candidarsi è necessario fare domanda, entro il 15 febbraio, cliccando qui.

Per qualsiasi richiesta di informazione contattate serviziocivile@focsiv.it oppure romagnoli@celim.it

Questo il programma dei webinar (ore18,15)