Mozambico | Il pesce si conserva grazie al sole

Essiccare il pesce per conservarlo. E poi rivenderlo o consumarlo. È una delle attività che, in queste ultime settimane, sta portando avanti CELIM a Namarroi, in Mozambico. Dopo aver costruito essiccatoi solari con strutture semplici formate da travi di legno, reti e cellophane, le tilapie pescate negli stagni sono state avviate al processo di disidratazione. Il sole africano permette un’essiccazione veloce e, allo stesso tempo, molto efficace e sicura. I pesci possono poi essere consumati nel tempo oppure possono essere venduti sul mercato.

L’acquacoltura, una delle attività sulle quali si concentra il progetto CELIM «Giovani resilienti. Per un futuro sostenibile in Mozambico», attività  ha conosciuto una veloce crescita negli ultimi anni nel Paese. Dalle 1.222 tonnellate di pescato nel 2005 si è passati, secondo i dati forniti dalla Fao, a più di 1 800 tonnellate nel 2017. La produzione è costituita da tilapie, pesci di acqua dolce nutrienti e particolarmente robusti. Ciò ha portato anche a una crescita dell’occupazione. Nel 2016, 65 600 persone erano dedite alla pesca.Tra esse numerose donne.

Questo aumento della produzione ha portato anche a un aumento del consumo pro capite di prodotti ittici che è stato stimato in circa 11,4 kg l’anno. Per commercializzare il pesce però, mancando le celle frigorifere e una catena del freddo attrezzata, è necessario ricorrere a metodi tradizionali come, appunto l’essiccazione al sole. «Il sistema è semplice – osserva Marco Andreoni, responsabile CELIM in Mozambico -, ma proprio questa semplicità ci garantisce la sostenibilità nel futuro. Le tecniche più semplici sono anche quelle che è più facile replicare. Questo sistema poi è totalmente rispettoso dell’ambiente: non inquina, non richiede consumo di elettricità o di vapore per l’affumicatura. Sotto il profilo economico, offrire ai contadini la possibilità di allevare il pesce garantisce loro la possibilità di avere alimenti aggiuntivi per la loro dieta e un eventuale reddito se il pesce sarà venduto al mercato. Anche questo è un cambiamento che può avere un impatto duraturo nel tempo. Un principio quest’ultimo così caro a CELIM».