Focsiv e i suoi 87 organismi soci chiedono che siano deposte immediatamente le armi e che cessino le azioni di guerra in Ucraina. Si deve evitare un’ennesima devastante crisi umanitaria che travolgerà migliaia di persone. Non è più il tempo delle guerre. Bisogna riprendere, immediatamente, le trattative per riportare la pace in tutta l’area.

Focsiv e i suoi soci esprimono la loro solidarietà al popolo ucraino, alle famiglie, ai bambini, agli uomini e alle donne che da stanotte sono in uno stato di terrore per i primi bombardamenti, dopo i tanti giorni trascorsi nella paura di un’imminente guerra.

«È intollerabile disperdere le nostre energie per una nuova guerra globale. e non impiegarle invece per risolvere tutte le crisi umanitarie e sanitarie presenti oggi nel mondo. Non è ancora dietro le nostre spalle la pandemia e le sue conseguenze, molte delle quali incidono ancora sulla vita di milioni di persone in tante aree del mondo, soprattutto quelle più fragili – ha dichiarato Nino Santomartino, vice presidente Focsiv -. Accogliamo favorevolmente le dichiarazioni dei presidente della Ue e del presidente del consiglio italiano, Mario Draghi, e rivolgiamo, a tutte le parti coinvolte, un appello affinché si siedano di nuovo insieme al tavolo delle trattative per individuare una soluzione pacifica».

Focsiv, in accordo con Aoi-Associazione Ong Italiane e la Rete Italiana Pace e Disarmo, alle quali aderisce, si pone al fianco della popolazione ucraina dando la propria disponibilità ad offrire assistenza sanitaria e chiedendo a loro nome uno stop all’intervento militare.

Focsiv e i suoi organismi soci invitano tutti ad aderire alla Giornata di digiuno per la pace promossa da papa Francesco in occasione del mercoledì delle ceneri, il 2 marzo prossimo.

Focsiv aderirà inoltre alla Manifestazione contro la guerra per una Europa di pace  indetta dai sindacati e dalla società civile per sabato 26 febbraio dalle 11 alle 13 in Piazza Santissimi Apostoli a Roma.

Comunicato AoiUcraina: Nessun sostegno militare alla guerra, sì al dialogo per la pace

Comunicato Rete Italiana Pace e DisarmoUcraina oltre l’emergenza – le proposte della società civile