In Turchia la terra trema ancora. Continue scosse, non potenti come quelle del 6 febbraio, ma sono forti abbastanza per risvegliare le paure dei terremotati. Sballottano la loro psiche più che i loro corpi. Li rendono insicuri e li stremano. Così Giulia Longo, operatrice della rete Caritas in Turchia e volontaria CELIM, disegna la situazione delle regioni meridionali della Turchia a quasi due mesi dalle violente scosse che hanno provocato 52.000 vittime, migliaia di feriti e sfollati.
“La Turchia ha sempre avuto a che fare con i terremoti – continua Giulia -. Ma, fino a febbraio, le scosse lievi non venivano avvertite o, se sentite, non facevano paura. Ora ogni minimo scuotimento riporta a quel tragico 6 febbraio quando la terra sembrava rivoltarsi. Negli ultimi giorni, ai terremoti si sono aggiunte le forti precipitazioni che hanno causato alluvioni in alcune zone. Una situazione non certo ottimale per la gente che vive in strada, sotto una tenda o in abitazioni di fortuna”.
La rete Caritas, con la quale CELIM collabora, da settimane sta distribuendo pasti caldi e kit igienici (spazzolini, dentifrici, saponi, pannolini, ecc.). Parallelamente, si sta lavorando per fornire assistenza psicologica alle persone terremotate. “Il supporto psico-sociale – continua Giulia – è fondamentale. Lo sperimentiamo anche noi volontari sulla nostra pelle. La paura è diventata una sgradita compagna che è con noi tutti i giorni. Un aiuto è fondamentale”. Così com’è importante lavorare insieme ai ragazzi e alle ragazze. Molti di essi non sono più riusciti a tornare a scuola. Il doposcuola sta quindi diventando sempre più importante per colmare le lacune educative.
“Stiamo anche lavorando per costruire un futuro per le comunità – conclude Giulia -. Valorizzando le capacità delle persone si può recuperare la speranza in un futuro più normale. Quindi stiamo pensando di sostenere progetti formativi e attività che aiutino non solo economicamente ma che aiutino i terremotati a ricostruirsi una vita normale. Non possiamo fermarci agli aiuti materiali, l’assistenza non basta”.
Dopo il sisma del 6 febbraio, CELIM lavora a fianco della rete Caritas per aiutare la popolazione delle regioni meridionali della Turchia. Se vuoi saperne di più? Oggi, 29 marzo, se ne parlerà in un webinar al quale parteciperà anche Giulia Longo, volontaria CELIM che opera insieme alla rete Caritas.
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