Il Ciclone Freddy ha sconvolto la regione meridionale dell’Africa. A marzo ha ucciso più di 400 persone: 73 in Mozambico, 17 in Madagascar e 326 in Malawi. Venti a più di 200 km/h e piogge hanno sferzato anche la Zambezia, provincia mozambicana dove, da anni, opera CELIM, con propri progetti di sviluppo. Per questo motivo, la nostra Ong ha deciso di lanciare una raccolta fondi per aiutare la popolazione locale a ricostruire case e infrastrutture andate distrutte.

Il ciclone è un evento meteo senza precedenti. Formatosi all’inizio di febbraio al largo delle coste australiane, ha compiuto una traversata Est-Ovest attraverso l’Oceano Indiano di 8.000 km, diventando uno dei più lunghi cicloni mai registrati.

Il 21 febbraio Freddy ha toccato per la prima volta la costa orientale del Madagascar, uccidendo sette persone. Ha poi colpito il Mozambico, uccidendo dieci persone. È infine tornato indietro e ha colpito una seconda volta il Madagascar all’inizio di marzo, uccidendo altre dieci persone e di nuovo, in Mozambico, dove ne sono morte altre 63 persone e poi il Malawi. Attualmente è ancora attivo e c’è il rischio che provochi altri danni.

I raccolti distrutti dal vento e dall'acqua
Un'abitazione danneggiata dalle piogge
Una capanna divelta
Un'altra capanna distrutta