Ricordo molto bene la festa per i 60 anni di CELIM. Fu una grande emozione ritrovarsi a Milano con i vari colleghi e con chi, non lavorando più per CELIM, rimaneva comunque vicino all’organizzazione. Ad un certo punto fu chiesto di esprimere in una parola, scrivendola su un foglio di carta, il sentimento che provavamo nei confronti di CELIM: ricordo che la parola che scrissi fu “famiglia”. Appendemmo i fogli su un filo attorno al gazebo dove eravamo ospitati a casa di Davide. Ho visto recentemente quel foglio durante uno degli innumerevoli traslochi che ho fatto…

Ora non sono più un “espatriato” per scelte di famiglia (quella non lavorativa) sono rientrato in Italia dopo quasi 20 anni trascorsi con CELIM: il caso ha voluto che mi trovi ora a lavorare negli uffici a fianco di CELIM avendo quindi il piacere di incontrare spesso gli ex colleghi.

Lungo tragitto della mia vita quello passato con CELIM: lavoro, impegno, successi, difficoltà: molto di tutto questo nel libro dei ricordi. Porto con me anche un’importante onorificenza ricevuta dal Presidente della Repubblica, Cavaliere della Stella d’Italia, guadagnato per il costante impegno nella solidarietà e sviluppo della popolazione zambiana. Mi sono infatti sempre speso per dare il meglio di me stesso per poter far si che le attività implementate da CELIM fossero capite e apprezzate da chi ne beneficiava in modo da renderle sostenibili.

Facile infatti iniziare una nuova attività avendo a disposizione le risorse del progetto; molto più complesso far si che queste continuino dopo la fine. Se vogliamo mettere a buon frutto l’impegno e le risorse è doveroso uno sforzo continuo di coinvolgimento delle istituzioni che hanno come mandato provvedere il supporto che viene invece temporaneamente offerto dal progetto. I rappresentanti delle istituzioni con cui ci troviamo a lavorare troppe volte delegano la responsabilità a chi implementa i progetti. I beneficiari stessi a volte non sono pienamente consapevoli e responsabilizzati sul piano di sviluppo proposto.

Auguro quindi che per i prossimi 70 anni il CELIM continui il suo cammino a fianco dei più bisognosi, testimoniando i valori della solidarietà nella professionalità che ci ha distinti in tanti anni e con la capacità di coinvolgere partner e beneficiari in modo che questi diventino attori protagonisti del loro futuro.

Gianclaudio Bizzotto
Zambia