Piove in Zambia. I campi stanno tornando verdi. I bacini idrici si stanno riempiendo, anche se lentamente. Acqua benedetta, dopo due anni di siccità. Acqua che, si spera, riuscirà a far superare la profonda crisi sociale ed economica che ha colpito il Paese. L’ottimismo è d’obbligo, anche se l’emergenza non è ancora finita. “La pioggia – spiega Mariangela Tarasco, rappresentante CELIM in Zambia – sta dando un po’ di sollievo ai campi, ma per avere raccolti buoni bisognerà ancora aspettare alcuni mesi. I bacini idroelettrici sono ancora in gran parte vuoti e l’energia elettrica scarseggia. In alcune comunità non viene garantita neppure un’ora al giorno. In altre, poche ore la notte. Ciò ferma tutte le attività, soprattutto le microimprese artigiane, quelle che offrono reddito a moltissime famiglie. Ciò determina una grave mancanza di entrate per le famiglie”.

Da alcuni mesi, CELIM si è attivato lanciando una campagna di raccolta fondi per acquistare sacchi di mais da 25 kg da distribuire alle famiglie con figli e figlie portatori di disabilità. Alla fine di novembre erano stati donati 29.000 euro tra donatori privati e istituzionali. Grazie a questi fondi è inizata la distribuzione degli aiuti. “Il 28 ottobre – continua Mariangela – abbiamo donato tre sacchi a 300 famiglie. Il 15 novembre abbiamo fatto lo stesso a Ndola. I beneficiari sono le famiglie con ragazzi e ragazze con disabilità che già assistiamo grazie al progetto Edu-Care“.

La siccità ha causato una scarsità di mais sul mercato e ha portato numerose aziende commerciali ad aumentare notevolmente i prezzi. Solo il governo e l’autorità penitenziaria vendono a prezzi calmierati. “Noi abbiamo acquistato i sacchi dall’autorità penitenziaria – osserva Mariangela -. Negli anni scorsi, grazie ai nostri progetti a favore dei carcerati abbiamo sviluppato un buon rapporto con i dirigenti penitenziari che ci hanno assicurato una scorta di mais da distribuire”.

La distribuzione è andata bene. “Le famiglie – conclude – ci hanno ringraziato molto per quanto abbiamo fatto. Erano in grave difficoltà. L’impossibilità di lavorare a causa della mancanza di elettricità e i prezzi alti dei cibi causati dalla scarsità li aveva messi in una situazione che pareva senza vie di uscita. Questi sacchi permetteranno loro di andare avanti almeno tre mesi. Nel frattempo noi stiamo organizzando una nuova distribuzione. Avverrà tra uno o due mesi. Speriamo che quest’anno i campi possano produrre e l’emergenza siccità sia alle spalle. Intanto cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che, persone singole o istituzioni, hanno donato fondi per aiutare la raccolta. È un grazie nostro e delle famiglie che sono state aiutate. Anche questa volta la solidarietà ha fatto la differenza”.

Se vuoi puoi donare ancora. È semplice, clicca qui

 

Progetti correlati
  • Edu-Care

    Proteggere i diritti dei bambini con disabilità in Zambia