Il succedersi di fenomeni climatici estremi sta colpendo duramente il Mozambico indebolendo l’agricoltura, minando la salute delle persone e sta rendendo sempre più urgente la necessità di costruire un sistema di previsione e reazione alle catastrofi. CUAMM e CELIM hanno lanciato un programma che intende rafforzare il sistema produttivo, il sistema sanitario locale e la protezione civile
16.793 beneficiari diretti
80.655 beneficiari indiretti
Idai, Kenneth, Eloise, Freddy, Ana e Gombe: non non è un gruppo di amici. Dietro quei nomi comuni si nasconde la sequenza forse più catastrofica di cicloni che ha investito il Mozambico negli ultimi quattro anni. Idai ha colpito il Paese nel marzo 2019 causando 600 morti e lasciando oltre 1,8 milioni di persone bisognose di assistenza. Kenneth è arrivato subito dopo, lasciando oltre 160.000 persone in grave difficoltà. Eloise ha colpito le regioni centrali a gennaio 2021, interessando più di di 400.000 persone, danneggiando oltre 800 strutture scolastiche e più di 200 strutture sanitarie. Freddy, nel 2023, ha causato 183 vittime e costretto oltre 192.000 persone ad abbandonare la propria casa. Ana e Gombe ne hanno colpite oltre 600.000, causando devastazioni nel settore agricolo e nelle abitazioni. Oltre ai cicloni, il Mozambico ha affrontato ciclicamente periodi di siccità, particolarmente nelle regioni del sud e del centro, come Sofala e Zambezia. Questi eventi climatici hanno causato danni alle colture e contribuito a crisi alimentari, aumentando la vulnerabilità delle comunità rurali e minacciando la sicurezza alimentare di milioni di persone. La Banca Mondiale ha valutato i danni causati dal solo Ciclone Freddy in 1,53 miliardi di dollari. Ciò in un Paese nel quale il 64% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà (meno di 2,15 dollari al giorno) mentre il 43% soffre di povertà multidimensionale grave.
La Zambezia è tra le province più colpite da eventi climatici estremi, con gravi conseguenze sociali ed economiche per le sue comunità. Stando ai dati dell’Istituto Nacional de Estatistica, la Zambezia è la seconda provincia più popolosa, con sei milioni di abitanti (il 19% della popolazione del paese) e un indice di povertà del 56,5%, decisamente superiore alla media nazionale del 44,96%. È una delle tre province con tassi più elevati di insicurezza alimentare
CELIM, insieme al partner CUAMM di Padova, hanno dato vita a “AgriCare: supporto integrato alle comunità più vulnerabili della Zambezia”. Si tratta di un’iniziativa elaborata per rafforzare la resilienza delle comunità della provincia di Zambezia, in Mozambico, particolarmente vulnerabili agli eventi climatici estremi. Il progetto si articola su più piani partendo dal sostegno al settore agricolo e alla sicurezza alimentare attraverso le attività di formazione, il miglioramento delle tecnologie e delle pratiche agricole, nonché attraverso un uso sostenibile delle risorse naturali. Si opererà anche sul piano sanitario attraverso il miglioramento delle condizioni sanitarie con azioni volte a ridurre la vulnerabilità sanitaria e promuovere la resilienza delle strutture di assistenza medica locale. Infine si lavorerà alla riduzione del rischio di catastrofi tramite il rafforzamento dei Comitati locali di gestione del rischio e l’implementazione di sistemi di allerta precoce.
Titolo progetto
AgriCare, iniziativa di rafforzamento della resilienza delle comunità vulnerabili ai cambiamenti climatici in Mozambico” AID 12852
Responsabile del progetto
Alessandro Salimei, salimei@celim.it
Date
2024-2026
Partner
CUAMM
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