Ragazzi, educatori e artisti ad opera conclusa
  • Attraverso un’iniziativa di arte pubblica in stretta collaborazione con artisti del luogo, giovani e adolescenti di alcune scuole milanesi contribuiscono a contrastare la decadenza urbana di aree della città solitamente degradate e vandalizzate con scritte e disegni spesso offensivi.

    Obiettivi di progetto: riqualificare aree urbane degradate coinvolgendo tutta la comunità, dalle istituzioni cittadine ai ragazzi del quartiere ai loro genitori.
    Solo attraverso percorsi di sensibilizzazione ed educazione alla legalità e al rispetto del bene comune è possibile raggiungere questo risultato.

  • 130
    i ragazzi coinvolti dal 2015

    5
    gli enti pubblici e realtà private che collaborano contro il degrado del quartiere

    60
    i pannelli murali realizzati dal 2015

Su tutto il territorio di Milano, in particolare nei quartieri periferici, il degrado urbano e ambientale è spesso rappresentato da graffiti e disegni osceni che imbrattano gli edifici.
Queste situazioni sono lo specchio delle numerose problematiche che affliggono le periferie cittadine: dalla disgregazione sociale alla carenza o assoluta mancanza di spazi pubblici e servizi.
In tali frangenti è ancora predominante un certo sentimento di noncuranza dell’ambiente circostante, che crea sacche urbane in cui è via via sempre più labile il senso della legalità.

Le tempere sono pronte per essere usate in colorati disegni di pace

Fare scarabocchi sui muri è segno di maleducazione e di mancanza di rispetto degli altri e del bene comune.

Tra i molti possibili esempi di questo spaccato milanese, uno in particolare è simboleggiato dalla lunga parete che cinta l’Istituto Comprensivo Narcisi, situato nel quartiere Sud-Ovest di Lorenteggio, costantemente vandalizzato da writer e graffitari che ne imbrattano i pannelli con scritte e schizzi volgari.

Una mancanza di rispetto del bene comune che trasmette rabbia, degrado e trascuratezza del luogo.

L’area in questione è composta da edifici di edilizia urbana, dove abitano complessivamente 13.332 persone. Di queste, la maggior parte è giunta a Milano dalle regioni del Mezzogiorno nel corso degli anni ’60. Più recentemente, invece, è cresciuta costantemente la percentuale di cittadini di origine straniera.

Mila, Elisa e Francesca durante le prime fasi della riqualificazione del muro

Un muro grigio e lungo mette tristezza, un muro pasticciato stimola a continui imbrattamenti. Mentre un bel disegno su un muro viene rispettato.

Proprio all’interno del quartiere di Lorenteggio, in collaborazione con l’Associazione dei Genitori, la dirigenza dell’Istituto Narcisi e il Consiglio del Municipio 6 di Milano, CELIM ha promosso un’iniziativa che nell’arco di un mese, settembre 2016, ha coinvolto alcuni studenti della zona in una operazione di riqualifica del muro di cinta del plesso scolastico.
Coordinati dall’artista Ivan Tresoldi e altri collaboratori di Artkademy, 40 ragazzi tra i 10 e i 18 anni hanno partecipato attivamente alla riqualifica urbana e ambientale dell’area, strappando al degrado il lungo muro che cinge l’edificio della scuola Narcisi e abbellendolo con disegni tematici sulla pace e la multiculturalità.
Obiettivo, questo, che è stato possibile raggiungere accompagnando gli studenti in un campus estivo durante il quale è stato svolto un vero e proprio laboratorio di pittura sul muro.
Per quanto apparentemente piccolo, il risultato ottenuto dai ragazzi degli istituti della zona attraverso il recupero artistico del lungo muro ha rappresentato un gesto concreto per il raggiungimento di altri e ben più ampi obiettivi sul territorio. Tra questi, la crescita personale dei partecipanti al progetto, la promozione di un’educazione votata al rispetto reciproco e l’aumento di quella che noi chiamiamo cittadinanza attiva, ovvero del coinvolgimento della comunità del quartiere in collaborazione con le istituzioni locali.

Il Campus viene ripetuto regolarmente nel corso dell’anno durante i periodi festivi.

Anche un piccolo gesto, come abbellire un muro ridipingendolo, può aiutare a gettare le basi di un cambiamento sociale più strutturato.

  • Mi chiamo Silvia Jelmini e da vent’anni lavoro con i ragazzi delle scuole milanesi.
Alcuni dei lavori realizzati dai ragazzi sul muro di cinta dell’Istituto Narcisi
Alcuni dei lavori realizzati dai ragazzi sul muro di cinta dell’Istituto Narcisi
Alcuni dei lavori realizzati dai ragazzi sul muro di cinta dell’Istituto Narcisi
Alcuni dei lavori realizzati dai ragazzi sul muro di cinta dell’Istituto Narcisi
Alcuni dei lavori realizzati dai ragazzi sul muro di cinta dell’Istituto Narcisi
Alcuni dei lavori realizzati dai ragazzi sul muro di cinta dell’Istituto Narcisi

Sintesi schematica del progetto

Coinvolgendo attivamente i ragazzi e la comunità della zona, il progetto ha come obiettivo la riqualificazione estetica, ambientale e sociale di aree solitamente afflitte dal degrado, troppo spesso marchio distintivo dei quartieri più periferici della città.
Questo risultato è raggiungibile attraverso il coinvolgimento delle istituzioni cittadine e dei familiari degli studenti delle scuole della zona, così come di tutta la comunità, promuovendo la reale importanza della partecipazione collettiva alla salvaguardia ambientale delle aree periferiche di Milano.

Con una durata complessiva di 30 giorni, il progetto prevede inoltre una fase preliminare di educazione e sensibilizzazione degli alunni, giovani e adolescenti, coinvolti nell’iniziativa.
Questi, inoltre, vengono accompagnati per tutto il loro percorso da artisti della zona, i quali mettono a disposizione la loro creatività e la loro passione, valori che vengono così trasmessi ai ragazzi e alla comunità interessata.

  • Titolo progetto
    The Wall

    Responsabile progetto
    Silvia Jelmini, celimondo@celim.it

    Date
    settembre 2016 – giugno 2017

  • Partner ed enti coinvolti
    Associazione Genitori IC Narcisi, Istituto Comprensivo Narcisi, Municipio 6, Ivan Tresoldi, Artkademy

Finanziatori del progetto