Helton, João, Márcia e Ines nell’orto realizzato presso la loro scuola a Giguni
  • Mentre in Italia il tasso di obesità infantile è tra i più alti fra i paesi occidentali – secondo solo a quello degli Stati Uniti – in Mozambico circa 1 bambino su 2 tra 0-5 anni soffre di una qualche forma di malnutrizione. Un’alimentazione inadeguata può avere conseguenze irreversibili che con questo progetto intendiamo contribuire ad evitare.

    Obiettivi di progetto: ridurre drasticamente il tasso di malnutrizione dei bambini tra gli 0 e i 5 anni nelle comunità della provincia di Inhambane, creare un’educazione agroalimentare per sfruttare al meglio le risorse e sensibilizzare sui temi della nutrizione.

  • 9 scuole materne coinvolte nelle attività

    540 madri e insegnanti partecipanti agli orti scolastici

    15.000 bambini sotto i 5 anni beneficiari di una corretta alimentazione

I bambini hanno bisogno di cibo in quantità e di qualità sufficienti per crescere sani e sviluppare il loro pieno potenziale. Purtroppo, qui a Maxixe – nella provincia meridionale di Inhambane – molti bambini non ricevono un’alimentazione adeguata. Il problema non è tanto non aver di che sfamarsi (qui la maggior parte delle famiglie vive di pesca o agricoltura praticate per lo più per la sola sussistenza) quanto disporre di cibo che possa garantire loro tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per crescere sani.

La mancanza cronica di ferro e vitamine provoca ritardi fisici e mentali nella crescita dei bambini e li rende più vulnerabili alle malattie.

Al lavoro presso l’orto scolastico di Matadouro

A noi sembra impossibile eppure succede ancora. Il cibo, qui, è causa di gravi scompensi fisici. E i bambini ne portano i segni.

Dona Sandra ha 43 anni, 8 figli, di cui due coppie di gemelli, e, come quasi tutte le madri qui, dedica la sua giornata alla cura della famiglia. Alle prime luci dell’alba, percorre chilometri per raggiungere il suo terreno e coltivare quei prodotti che rappresentano il principale sostentamento per la famiglia, insieme al poco che riesce a comprare al mercato.
Le cene non sono molto varie: riso e fagioli, riso e carne, riso e pesce, poche verdure e la frutta che cresce spontanea.

Dona Sandra presso l’orto scolastico di Malavane

La salute dei bambini dipende da chi provvede al loro nutrimento.

Dona Sandra ha accettato con entusiasmo di partecipare alle attività: era presente alle lezioni condotte dalla nutrizionista, alle dimostrazioni pratiche sulla preparazione di pappe e pasti, alla formazione agricola sul campo e ora, due volte a settimana, si occupa con altre mamme dell’orto realizzato per la scuola di Malavane, quella dei suoi figli.
Gli incontri rivolti alle donne stanno producendo risultati: come lei, molte hanno dimostrato di aver compreso l’importanza di una corretta alimentazione, soprattutto per i loro figli, e si sforzano di mettere in pratica tecniche di coltivazione più efficienti e sostenibili e metodi di conservazione e preparazione dei cibi più igienici.

Gli orti scolastici, nell’immediato, arricchiscono il pasto giornaliero del mezzogiorno; nel lungo periodo fanno germogliare semi di speranza.

Le donne che partecipano agli incontri ricevono delle sementi e possono replicare nell’orto di casa quanto appreso in quello comunitario: Dona Sandra prima gettava i semi senza criterio; oggi sa che deve lasciare una certa distanza tra le sementi, senza mischiarle, che ciclicamente è saggio ruotarle e sa che ne esistono altre altamente nutrienti e adatte al terreno. Ed è l’esempio migliore per le altre mamme. A cascata, queste buone prassi si espanderanno e a trarne beneficio non saranno solo i circa 3000 bambini delle scuole che seguiamo ma anche gli altri e l’intera comunità.

  • Mi chiamo Joaquim Machado Macouo, ho 23 anni e sono il tecnico agrario del progetto
Merenda tra i banchi di Barrane

Sintesi schematica del progetto.

Interveniamo in 9 scuole comunitarie per l’infanzia del distretto di Maxixe con il proposito di contribuire a ridurre il tasso di malnutrizione dei bambini da 0 a 5 anni.
Sosteniamo un’agricoltura più varia, efficiente ed eco-sostenibile attraverso:

  • orti scolastici e comunitari
  • introduzione di colture autoctone ma poco considerate
  • formazione su tecniche più efficienti e sul compostaggio, per ridurre l’inquinamento legato alle tradizionali tecniche di smaltimento dei rifiuti organici e all’impiego di fertilizzanti chimici.

Promuoviamo modelli di consumo alimentare salutari tra le madri e le educatrici attraverso:

  • incontri informativi sulla corretta alimentazione
  • dimostrazioni culinarie e sulle corrette tecniche di conservazione degli alimenti
  • introduzione di nuovi alimenti per garantire un’alimentazione nutriente ed equilibrata.

Garantiamo servizi igienico-sanitari adeguati e l’accesso all’acqua potabile attraverso:

  • costruzione di 1 pozzo, utile anche per l’irrigazione degli orti
  • costruzione di 2 bagni e ristrutturazione di 4 cucine per il servizio mensa in altrettante scuole
  • Titolo Progetto
    SuppORTI alla nutrizione di qualità: un progetto per il Distretto di Maxixe

    Responsabile Progetto
    Federica Pulcini, mozambique@celim.it

    Date
    ottobre 2015 – ottobre 2017

  • Partner
    Congregação Sagrada Famiglia di Maxixe, Municipio di Maxixe, Radio Progresso Maxixe, CeTAmb-Lab (Centro di tutela ambientale nei PVS)

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    Brochure

Finanziatori del progetto
  • 8x1000 IRPEF
  • Arcidiocesi di Milano
  • Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo