L'area naturale protetta di Markovi-Kuli (foto di Risto Rolevski)
  • In Macedonia del Nord il problema dei rifiuti ha assunto negli anni un’importanza crescente. Attraverso questo progetto si intende lavorare per diffondere la cultura ambientale le buone pratiche della raccolta differenziata e del riciclo coinvolgendo le organizzazioni della società civile locale e i raccoglitori informali di etnia Rom. Azioni rivolte in modo particolare all’area protetta di Markovi Kuli, attualmente assediata dalla spazzatura, e della Municpalità di Prilep

  • Sostegno a 30 persone rom

    Coinvolgimento di sei Ong locali

Rifiuti, scarti, immondizia sono il sinonimo dell’inutilità e della sporcizia. In Macedonia del Nord potranno però diventare una preziosa risorsa in grado di dare un valore aggiunto all’economia e all’ambiente e rappresentare una ragione di riscatto per la popolazione rom. Siamo nella città di Prilep, nella regione Pelagonia. Il confine con la Grecia è vicino. Di qui è passata la storia e si è forgiata la civiltà occidentale. Qui hanno regnato Dario, Filippo, Alessandro Magno. La regione è un crogiolo di culture, ma anche un patrimonio naturale, con aree di inestimabile valore ambientalistico, come l’area protetta di Markovi Kuli.

Negli ultimi anni, questa ricchezza è messa in grave pericolo dall’incuria. Nella Macedonia del Nord i rifiuti sono aumentati progressivamente, passando dai 351 kg per abitante nel 2010 ai 451 kg nel 2020. Nella regione Pelagonia, in particolare, nel 2021 sono state raccolte 97.067 tonnellate: 67.947 tonnellate dalle singole Municipalità; la parte restante da raccoglitori informali. Molti scarti vengono portati in cave illegali e bruciati, con un forte impatto sull’ambiente. Ciò capita anche nelle aree confinanti dell’area protetta di Markovi Kuli, degradate da discariche illegali che deturpano il paesaggio. Tra i raccoglitori informali, le autorità stimano che tra i tre e i cinquemila siano di etnia ROM. Per loro, la raccolta e lo smaltimento sono l’unica fonte di reddito, un’entrata che però si scontra con la legge sia quella della convivenza comune sia quella dei codici.

ROM della Macedonia del Nord

È in questo contesto particolare che ha preso il via il progetto Civil society in action for environmental protection and sustainable urban development. Attraverso esso, si intende coinvolgere un gruppo di rom già operativi nel servizio di raccolta e smaltimento e di organizzarli in un gruppo che si occuperà della raccolta, ma anche del riciclo dei materiali di scarto. Questo gruppo dovrebbe coordinarsi con la municipalità di Prilep per migliorare il sistema di raccolta e smaltimento, soprattutto ai margini dell’area protetta di Markovi Kuli. Parallelamente si intende lavorare insieme alle associazioni della società civile offrendo loro un programma di formazione e di sovvenzioni per promuovere attività ambientali coerenti con i valori europei del rispetto della natura, della tutela dei diritti umani.

Il progetto in sintesi

1) Gestione dei rifiuti basata sul coinvolgimento della comunità rom

  • selezione di 30 raccoglitori di rifiuti di etnia rom
  • creazione di un gruppo di raccoglitori di rifiuti che operino ispirandosi ai principi dell’economia circolare
  • mappatura delle cave illegali
  • elaborazione e sviluppo di un modello pilota di gestione dei rifiuti in coordinamento con le autorità locali
  • acquisto di materiali

2) Formazione delle organizzazioni ambientaliste della regione Pelagonia

  • lancio di azioni green basate sulle organizzazioni ambientali locali
  • creazione di un fondo e allocazione dei finanziamenti
  • organizzazione di corsi tecnici destinati alle organizzazioni ambientaliste locali
  • Mi chiamo Alessandro, dal 2007 mi occupo delle attività CELIM nei Balcani

Beneficiari

  • 30 raccoglitori del gruppo etnico ROM
  • 6 organizzazioni della società civile
  • Titolo progetto
    Civil society in action for environmental protection and sustainable urban development

    Responsabile del progetto
    Alessandro Salimei, salimei@celim.it

  • Date
    2024-2026

    Partner
    – Roma democratic development association Sonce
    – Association for perspective integration and development – Roma perspective

Finanziatori del progetto

Sostieni il progetto

  • € 50

    Aiuti la mappatura delle cave illegali

  • € 100

    Contribuisci alla formazione di un netturbino ROM

  • € 200

    Sostieni un corso di formazione per una Ong

  • € 300

    Permetti l'elaborazione e lo sviluppo di un modello pilota di gestione dei rifiuti

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