La piscicoltura come strumento di crescita. È questo uno degli obiettivi del progetto «Sostenere lo sviluppo in Zambezia» lanciato da CELIM nel 2018 e ancora in corso.

Ricetta antichissima

L’allevamento dei pesci è antichissimo in Africa. Un bassorilievo trovato su un’antica tomba egizia mostra un pesce pescato da uno stagno artificiale. Questo bassorilievo è la prova che la cultura ittica era già praticata nell’antico Egitto e che quindi ha una storia millenaria, anche se per secoli è stata quasi abbandonata. I primi tentativi di coltivare nuovamente pesce furono fatti in Kenya nel 1924. Il Congo seguì l’esempio nel 1937. Nell’Africa centro-orientale le prime prove di coltura di pesci da pesca furono fatte nello Zambia nel 1942, per essere seguite da Rhodesia, Uganda e Congo Brazza.
Attualmente la pisicoltura è molto diffusa in Asia. La Cina, con il 60% degli allevamenti a livello globale, è il primo produttore al mondo. Le tecniche di allevamento si stanno però diffondendo anche nell’Africa sub-sahariana.

Grandi potenzialità

Nel 2014, ultimi dati disponibili, sono state coltivate 550mila tonnellate di animali acquatici, meno dell’1% della produzione mondiale. Una produzione concentrata sulle specie d’acqua dolce (per lo più pesce gatto, tilapia e persico del Nilo). Nigeria e Uganda sono i principali produttori della regione.
Negli ultimi cinquant’anni però il consumo di pesce pro capite è quasi duplicato. Ciò ha portato a un impoverimento delle riserve ittiche marine e di acqua dolce. L’acquacoltura sta diventando così una valida alternativa con un duplice vantaggio: garantire la riduzione o ripopolazione di zone ittiche ampiamente sfruttate dalla pesca mediante azioni di ripopolamento e rispondere al contempo alla sempre più crescente domanda di prodotto ittico.

Si scommette sulla Tilapia

La tilapia, appartenente ai ciclidi che vivono in acque tropicali in Africa, Sudamerica e Asia, è stata oggetto di incroci artificiali, e ne esistono specie con diverse forme e colori. Vive in mare e nelle acque dolci. Raggiunge la maturità sessuale già all’età di sei mesi e cova le uova ogni 6-8 settimane. La carne di questi pesci si adatta bene alla cottura arrosto, alla griglia o al vapore e presenta un interessante valore nutrizionale. Le caratteristiche che hanno determinato e continuano a determinarne il successo, annoverandolo fra i primi cinque pesci più allevati in acquacoltura.
In Zambezia (Mozambico) Celim ha lanciato un progetto che prevede l’installazione di 100 vasche per l’allevamento di tilapia e la creazione di forni e essiccatoi per la trasformazione del pescato. Un progetto importante che è seguito con particolare attenzione dalle autorità mozambicane. Un progetto che ha bisogno anche del tuo sostegno!

 

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