A Lugela (Mozambico) i lavori sono iniziati. Gli operai hanno incominciato a scavare le vasche per gli avannotti. Sta così prendendo forma l’attività di piscicoltura che CELIM sta portando avanti nell’ambito del progetto di sostegno delle attività agricole nella regione della Zambezia.

Attività antica

La pisicoltura è un’attività che affonda le radici nella storia. I primi impianti furono creati dagli antichi egizi nel 2.500 a.C. Altri furono creati in Cina. La produzione assicura approvviggionamento continuo di pesce fresco ricco di proprietà nutritive. In acquacoltura il ciclo produttivo si compone di tre fasi: la riproduzione, l’allevamento larvale e l’ingrasso.  La riproduzione è la fase in cui, a partire da individui sessualmente maturi, vengono ottenute le uova embrionate (fecondate). L’allevamento larvale è la fase immediatamente successiva quando, dopo la schiusa delle uova, si procede all’allevamento delle larve fino allo stadio di giovanili. Nella fase di ingrasso i giovanili raggiungono taglie che variano in base alla destinazione finale del prodotto allevato.

Scavi veloci

A Lugela si stanno scavando le vasche che ospiteranno gli avannotti dalle quali poi si otterranno i pesci. L’avannotteria è alla base della produzione locale di pesce fresco. L’impianto avrà un carattere rurale, molto semplice da costruire e da gestire. Questa settimana gli scavi sono andati velocissimi. In tre giorni si arriverà a una profondità di più di un metro. Verranno poi realizzati gli argini. «Il progetto avanza – osservano i volontari CELIM – proseguiremo l’obiettivo è di ridurre, entro il 2021, il tasso di denutrizione attraverso l’aumento e la diversificazione della produzione agricola. Si vuole inoltre far crescere il reddito delle famiglie di agricoltori promuovendo la trasformazione e la vendita in loco dei loro prodotti».

 

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