Un ospite d’eccezione per il progetto di piscicoltura in Mozambico. Il 15 luglio, il capo dello Stato, Filipe Nyusi, nell’ambito della viaggio nella provincia settentrionale della Zambezia, passerà nel distretto di Gilé nell’Alto Ligonha dove visiterà le vasche per l’allevamento dei pesci realizzati grazie al progetto nato dalla collaborazione fra Ong italiane e il governo provinciale.

Evento storico

«Un momento storico – spiegano i volontari di CELIM -. La visita del capo dello Stato è un riconoscimento all’impegno delle nostre organizzazioni e, allo stesso tempo, una gratificazione per gli allevatori mozambicani che stanno profondendo grande impegno nello sviluppare un settore che, si spera, diventerà motore di sviluppo per l’intera regione».

Il presidente Nyusi sarà accompagnato ai 27 stagni nei quali già si allevano i pesci (dieci di questi sono stati realizzati tra febbraio e maggio). «Gli stagni – continuano i volontari – sono gestiti da quattro piscicoltori che hanno seminato i primi avannotti in primavera. Attualmente gli allevatori hanno investito gran parte dei loro fondi per l’acquisto del mangime e stanno attendendo che gli avannotti crescano».

È quindi una fase delicata perché finché gli avannotti non diventeranno pesci non potranno essere venduti al mercato e gli allevatori non potranno rientrare del capitale. «È un momento di passaggio – continuano i volontari CELIM – in cui i piscicoltori sono esposti economicamente. Non appena potranno vendere i pesci sul mercato potranno rientrare dei loro fondi e potranno fare nuovi investimenti. Sono i normali rischi di impresa con i quali gli allevatori devono iniziare a prendere confidenza per poter gestire al meglio la loro attività».

Agricoltura, pesci e api

Quello gestito da COSV, CELIM e ICEI, è un progetto molto vasto che prevede anzitutto l’aumento e la diversificazione della produzione agricola, attraverso la creazione di 300 piantagioni più resistenti ai cambiamenti climatici, ma anche un consolidamento della piscicoltura e dell’apicoltura. È quindi prevista l’installazione di 100 vasche per l’allevamento di tilapia (un pesce di acqua dolce particolarmente resistente) e la creazione di forni e essiccatoi per la trasformazione del pescato. A questa attività viene affiancata l’installazione di 600 arnie per apicoltura e l’avvio di due centri di lavorazione del miele legato alla Cooperativa locale Cizenda Tae. Per entrambe le attività, saranno organizzati corsi di formazione a beneficio di 100 piscicoltori e 100 apicoltori. Con particolare attenzione alle donne.

«In questo modo – concludono i volontari CELIM – il miglioramento del sistema produttivo avrà principalmente benefici economici, ma non solo: migliorerà l’emancipazione sociale, valorizzando al contempo il ruolo e le capacità delle lavoratrici».

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