L’Albania può far leva sul suo patrimonio naturale per promuovere lo sviluppo. Come? Valorizzando il turismo, favorendo le coltivazioni e i sistemi di allevamento compatibili con l’ambiente, aiutando la trasformazione dei prodotti naturali in alimenti di qualità. È in quest’ottica che CELIM lavora nel piccolo Paese balcanico attraverso un progetto di conservazione delle aree protette.

Di questo progetto, ha parlato Gerta Mehmeti, cooperante albanese di CELIM, nell’ambito della seconda sessione di formazione progetto Smile Albania, che si è tenuta nel consolato italiano di Valona ed è stata promossa dal ministero albanese del Turismo e dall’amministrazione delle Aree protette.

Il Paese delle Aquile, come è anche chiamata l’Albania, possiede un patrimonio ambientale e paesaggistico ricco. Negli anni della dittatura (1946-1990) e in quelli della transizione verso la democrazia, le autorità non hanno prestato la dovuta attenzione all’ambiente. La cattiva gestione e l’elevato impatto ambientale di abitanti e attività economiche locali hanno rischiato e tuttora rischiano di distruggere ampie zone verdi e incontaminate. La tendenza può però essere invertitagrazie al processo di integrazione con l’Unione Europea che richiede una maggiore tutela ambientale.

Natura e crescita

È in questo contesto che in Albania si è iniziato a parlare di turismo sostenibile, coinvolgimento della comunità nei progetti ambientali, turismo culturale verso i siti archeologici, attività di trasformazione dei prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento.

«Il 35% della biodiversità europea è conservata intatta nelle Aree protette albanesi – ha spiegato Gerta Mehmeti -. Tuttavia, sebbene il Paese si sia impegnato a livello internazionale con l’adesione a Natura2000 e firmando l’Accordo di Parigi, la riforma delle politiche ambientali non è ancora pienamente applicata. I delicati ecosistemi delle Aree protette sono minacciati dall’elevato impatto ambientale degli abitanti e delle attività economiche, che sono inconsapevoli riguardo alle alternative rinnovabili e fanno ancora un largo uso del carbone, causando alte emissioni di CO2 e una grave deforestazione. Attraverso il nostro progetto vogliamo sostenere le autorità locali nella corretta applicazione della riforma relativa alle Aree protette e sensibilizzare la popolazione locale su temi ambientali. L’ambiente è una risorsa importante. Siamo convinti che aiuterà l’Albania a crescere».

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