Una cena in carcere. Sì, avete letto bene, in carcere. Ma, soprattutto, per i carcerati italiani e zambiani. È l’iniziativa benefica che CELIM organizza il 25 ottobre nel ristorante «InGalera», all’interno del carcere di Bollate (ore 20, via Cristina Belgioioso).

Un ristorante dietro le sbarre

«InGalera» è il primo e unico ristorante realizzato in un carcere italiano. In esso lavorano gli ospiti del penitenziario che, seguiti da uno chef e un maître professionisti, imparano o hanno già imparato la lavorazione dei cibi e sanno sorprendere i clienti con ricette esclusive e curatissime. Il ristorante nasce per offrire ai carcerati la possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro, fatta di professionalità, fatica e orgoglio nel quotidiano. Un percorso di formazione professionale e umano che li mette in rapporto con il mercato e il mondo del lavoro. Un passo verso un autentico riscatto e un reinserimento nella società in piena dignità.

Con i detenuti zambiani

Per la cena benefica, aperta a chiunque voglia partecipare (per un massimo di 65 posti), è stato scelto il ristorante all’interno del carcere di Bollate perché condivide le stesse finalità sociali del progetto «La seconda occasione – Reintegro degli ex detenuti», che CELIM sta portando avanti in Zambia. Il sistema carcerario zambiano è il peggiore dell’Africa. I detenuti sono costretti a vivere stipati in piccolissime celle. Nello spazio nel quale dovrebbero vivere ottomila detenuti ne sono ammassati 25mila. Mancano i servizi medici di base, le infrastrutture sono insufficienti o decadenti e le medicine scarseggiano. In particolare, i bisogni delle donne e dei bambini non vengono adeguatamente affrontati. Le donne incinte non ricevono trattamenti né nutrienti adeguati alla loro condizione e i figli delle detenute sono costretti a condividere il pasto con le madri. Mancano inoltre programmi formativi ed educativi adatti.

Mamme e bambini

Nell’ambito di questo progetto, CELIM presta particolare attenzione alla condizione delle mamme detenute e dei loro bambini di età inferiore a 5 anni.
In questo contesto CELIM sta lavorando per:
• fornire attrezzature e medicinali, organizzare corsi di primo soccorso per personale e detenuti e corsi specifici per le donne;
• organizzare corsi di educazione nutrizionale, in particolare per le detenute incinte e con figli, realizzare orti e creare sinergie con le organizzazioni della società civile per garantire cibi adeguati dove necessario;
• organizzare corsi di alfabetizzazione e di formazione professionale, fornire materiale scolastico di livello primario e secondario e garantire servizi educativi per la prima infanzia.

Info progetto e cena

Il menù

La locandina

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