È una questione culturale. La difesa dell’ambiente non è solo un fatto tecnico: la posa di bidoni, l’organizzazione della raccolta dei rifiuti, i sacchetti di vari colori, ecc. Il rispetto per gli alberi, i fiumi, le montagne, il sottosuolo è qualcosa che si costruisce lentamente, giorno per giorno. CELIM ne è convinto e in Albania lavora in questa direzione da anni.

A partire dalle scuole, insegnando la necessità di guardare al proprio patrimonio naturale come a una ricchezza che può, se gestita nel migliore dei modi, donarci risorse indispensabili. Proseguendo con gli adulti. Non è mai troppo tardi per imparare a convivere con l’ambiente e, nel rispetto dei suoi cicli e delle sue regole, trarne anche da vivere.

Basti pensare alla potenzialità offerte dal turismo. Nel 2018, in Albania il turismo è cresciuto del 34,5% rispetto al 2017. Non solo: guardando alle 15 destinazioni da non perdere del 2018 di volagratis.com, l’Albania occupa il primo posto. E se questi dati non dovessero ancora bastare, c’è di più: il 5,7% degli italiani ha scelto l’Albania come meta delle proprie vacanze, mentre il 13,6% di ricerche in più sul Paese dimostra il grande interesse da parte della popolazione estera. Un turismo di qualità che nella sua offerta contempli percorsi naturali e storici può diventare uno dei volani per il Paese delle aquile.

In questo contesto sta lavorando CELIM che, nell’ambito del progetto Acap (Azione comunitaria aree protette), promuove non solo la tutela del patrimonio naturale albanese, ma anche la necessità di far convivere in modo armonioso le attività umane con l’ambiente. Quella di CELIM è un’attività sul campo, ma anche un’attività culturale quotidiana. Una sensibilizzazione costante con bamchetti informativi, materiali per le scuole e per le comunità. Nei giorni scorsi è stato realizzato un roll-up (nella foto) che sarà esposto in ogni iniziativa CELIM in Albania per favorire della riduzione dei consumi e della produzione dei rifiuti.

«In Albania – conclude Luciano Bocci di CELIM Shqipëri – vogliamo promuovere azioni concrete creando modelli virtuosi di riuso e riciclo in modo che nessuna risorsa diventi un rifiuto, ma anche che i rifiuti possano diventare una risorsa. Lavoriamo in un’ottica di economia circolare, consci che la tutela dell’ambiente è una componente essenziale anche per tutelare i diritti dei cittadini e delle comunità locali».

 

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