Una marcia contro lo stigma. In occasione dell’International Day of People with Disabilities, che si è celebrato il 3 dicembre, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e CELIM, che collaborano in Zambia a «Disability» progetto che tutela i diritti delle persone con disabilità, ha portato oltre 130 portatori di handicap in strada. I ragazzi hanno marciato marciato per le vie di Ndola.

«Lo sforzo per migliorare le condizioni di vita dei disabili è indispensabile – osserva Tommaso Sartori, responsabile del progetto per CELIM -, ma ad esso va aggiunto un lavoro continuo di sensibilizzazione in ambito famigliare e comunitario per ridurre i pregiudizi e le discriminazioni che gravano ancora sui diversamente abili».

In Zambia è ancora forte lo stigma sociale nei confronti del mondo dell’handicap. La disabilità è vista come il frutto di una maledizione, di una sorta di stregoneria. Quindi le famiglie tendono a nascondere i figli disabili.

«È chiaro che in questo contesto – continua Tommaso -, una sfilata di ragazzi e ragazze disabili è un gesto rivoluzionario. È una sfida le convenzioni per dare un segno di cambiamento e di integrazione di chi, pur con abilità diverse, può dare molto alla società africana».

Al termine della marcia i ragazzi e le ragazze hanno poi continuato a festeggiare presso la Holy Family Special School. Riflessione sì, ma anche divertimento.

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