Carne e latte sani iniziano con animali sani. Mucche che vivono in ambienti salubri e sono accudite con cura e attenzione. In Kenya la strada è ancora molto lunga. Secondo stime delle autorità veterinarie tra il 15 e il 20% degli animali muore ogni anno. Probabilmente l’80% dei decessi potrebbe essere prevenuto soprattutto attraverso vaccinazioni tempestive. Gli antibiotici sono spesso usati come una sorta di tentativo di scelta rapida per risolvere i problemi di salute, ma non risolvono i problemi. Le mucche, tenute in stalle sporche, sono poi più suscettibili alla mastite e si ammalano di più rispetto alle mucche tenute in stalle pulite. Si perde così un patrimonio di decine di milioni di dollari di bestiame ogni anno.

Buoni alloggi e igiene, alimentazione adeguata potrebbero migliorare la situazione della produzione di latte e carne. In Kenya, CELIM ha avviato «Milky». Si tratta di un progetto che mira allo sviluppo della filiera del latte nella contea di Kiambu assistendo 2.000 micro-imprese in 4 sotto-contee nella creazione di centri di raccolta del latte, nel potenziamento dell’unità di lavorazione del latte e strutturazione del reparto commerciale, nello sviluppo di un sistema idrico efficiente e nell’ aumento della conoscenza e dell’utilizzo di fonti rinnovabili.

Nell’ambito del progetto sono previsti anche corsi di formazione sulla nutrizione animale, sulle tecniche di allevamento, su nozioni di zootecnia e para-veterinaria. «La cura degli animali – spiegano i responsabili di CELIM – è fondamentale per creare una filiera che offra prodotti di qualità. Ciò è una garanzia per i consumatori e può aiutare la crescita di un mercato controllato e sicuro. E anche un’alimentazione migliore e più sana».

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