Nixon ce l’ha fatta. Ha sbagliato. Ha pagato. Ma è riuscito a ricostruirsi una vita. Non è stato semplice, ma con l’aiuto di CELIM ora lavora, ha uno stipendio e riesce a mantenere la sua famiglia. La dura esperienza in carcere è alle spalle e il futuro è migliore. 

Nixon è un ex carcerato che ha beneficiato di «La seconda occasione», il progetto che CELIM sta portando avanti in Zambia per aiutare il reintegro nella società degli ex detenuti. Il programma si rivolge a 1.452 detenuti che devono scontare una condanna inferiore a 4 anni in sette penitenziari (Kaoma 140; Kalabo 133; Senanga 145; Mongu 482; Mumbwa 179; Mazabuka 305; Nakambala Approved School 68). Ad essi vengono offerte occasioni formative e professionali per aiutarli a reinserirsi nella vita civile. Nella lettera che Nixon ha scritto c’è tutto il valore di un’iniziativa che guarda ai detenuti non come uomini e donne da emerginare, ma come persone che, dopo aver scontato il loro debito con la legge, possono ancora offrire un prezioso contributo alla società.

Mi chiamo Nixon Chikoloma, sono nato nel 1994 nella zona del Chief Shakumbila, a Mumbwa (Zambia). Sono cresciuto in un clima famigliare che mi ha trasmesso l’amore per lo studio e la dedizione per il lavoro. Ho completato la mia istruzione secondaria presso lo Zaf di Mumbwa. Dopo aver terminato la scuola, mi sono trasferito a Lusaka, la capitale, dove sono stato ospite di uno zio. Mentre ero a Lusaka, ho iniziato a cercare lavoro e, con un po’ di fortuna, sono stato assunto come impiegato dalla ditta Lamasat. Ho lavorato alla Lamasat per tre anni. Scaduto il contratto, ho trovato un nuovo posto all’Aust Africa. La mia vita a Lusaka andava molto bene. Avevo sposato una bellissima moglie e avevo avuto un figlio da lei. Insomma tutto era perfetto.

Come ho commesso il reato

Alla Aust Africa lavoravo molto e mi piaceva l’ambiente in cui ero inserito. Ma tutto era destinato a cambiare per un mio imperdonabile errore. Il 29 agosto 2016 ho emesso un ordine falso con l’intenzione di far arrivare più articoli in azienda per poi venderli sottobanco e intascare qualche soldo in più. La truffa non è passata inosservata. Così sono stato accusato di aver rubato pneumatici per autoveicoli e sono stato arrestato. Dopo diverse udienze in tribunale, sono stato dichiarato colpevole e condannato a tre anni di reclusione con lavori forzati presso la struttura di correzione centrale di Lusaka. Dopo aver trascorso un po’ di tempo al centro di Lusaka, sono stato trasferito al carcere di Mwembeshi dove ho terminato la mia condanna.

La vita in prigione è stata difficile, mi ci è voluto tempo per abituarmi. Tuttavia, nel periodo in cui ho scontato la mia pena, ho imparato a usare una macchina per cucire, anche se non sono mai riuscito a ottenere il certificato di sartoria. Ho inoltre partecipato a un corso di formazione di base sull’Hiv e sull’igiene personale.

La vita dopo il rilascio

Dopo essere stato rilasciato, la mia famiglia mi ha riaccolto in casa, mi ha aiutato a dimenticare il passato e a iniziare una nuova vita. Non avevo nulla e non sapevo come avrei potuto ricominciare. Mia moglie mi aveva lasciato e mio figlio era stato affidato a una zia. Ho iniziato a vendere carne, pollo e salsicce in bar, ristoranti e per strada. Tuttavia, questa attività non mi garantiva il necessario, soprattutto nel corso della stagione delle piogge, quando la legge non consente a nessuno di vendere prodotti alimentari in strada per evitare il diffondersi di malattie associate alla stagione alle piogge. Ho cercato un altro lavoro, ma nessuno voleva assumermi. La vita è così diventata difficile per me. Dipendevo dall’aiuto di parenti e amici. Nonostante queste difficoltà non ho mai pensato a guadagni facili tramite attività illecite.

L’aiuto di CELIM

Sono venuto a conoscenza che CELIM e Prisoners Future Foundation (Pff) avevano avviato un progetto a Mumbwa per aiutare detenuti ed ex detenuti. Ho così deciso di contattare il personale tecnico della Pff proponendo loro di aiutarmi ad avviare una attività di barbiere sostenendomi nell’acquist0 di alcune attrezzature. Lo staff di Pff ha presentato la mia richiesta a CELIM e, fortunatamente, le mie richieste sono state accolte.

Il materiale mi è stato consegnato all’Ufficio amministrativo distrettuale di Mumbwa alla presenza dell’ufficiale amministrativo distrettuale, lo staff tecnico di Pff, i funzionari della previdenza sociale e i responsabili dello sviluppo della comunità. La direzione penitenziaria mi ha invitato a usare i materiali donati da CELIM con saggezza e serietà così da poter migliorare la condizione mia e della mia famiglia. Ha inoltre invitato CELIM a estendere il sostegno ad altri ex detenuti vulnerabili. Dopo che mi sono stati consegnati gli articoli mi sono recato da un amico, a sua volta barbiere e gli ho chiesto se potevo unirmi a lui nel suo negozio prima di aprirne uno mio. Fortunatamente ha accettato e ho iniziato a collaborare con lui. Con i soldi guadagnati, ho iniziato a costruire la mia bottega e ho già acquistato materiali per costruire il negozio che sarà inaugurato molto presto.

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare CELIM e Pff per avermi supportato. Che il Signore vi benedica tutti. Grazie.

 

Progetti correlati