La prigione di Mazabuka e il riformatorio maschile Nakambala Approved School scommettono sulla formazione. Venerdì 7 febbraio, nelle due strutture sono stati inaugurati nuovi spazi educativi che permetteranno ai prigionieri di imparare un mestiere e a reintegrarsi nella società una volta scontata la pena.

Le inaugurazioni sono avvenute nell’ambito di una visita di conoscenza e monitoraggio delle attività di CELIM e amministrazione penitenziaria nelle carceri zambiane da parte di una delegazione dell’Unione europea (che finanzia i progetti di reinserimento dei detenuti).

Nel corso della mattinata, la delegazione si è recata nel riformatorio maschile Nakambala Approved School dove sono stati illustrati i progetti in corso e si è tenuto un incontro con i ragazzi detenuti. La preside ha speso molte parole di ringraziamento per le attività implementate che stanno facendo cambiare volto alla struttura. Le autorità hanno inaugurato il laboratorio di informatica, appena ristrutturato, arredato e rifornito di 20 computer e numerosi libri grazie al progetto che CELIM sta realizzando nei centri di detenzione zambiani e al contributo di Book Aid.

Nel pomeriggio la delegazione, alla quale si sono aggiunti i responsabili Ue per lo Zambia provenienti direttamente da Bruxelles (Belgio), si è spostata nella prigione di Mazabuka. Il team di Bruxelles, in visita in Zambia per discutere temi legati ai diritti umani, ha approfittato per visitare le attività implementate da Giz, una Ong che si occupa dell’assistenza legale gratuita ai detenuti, e CELIM. Qui sono stati inaugurati nuovi spazi educativi e sono state consegnate attrezzature e materiali per falegnameria, fabbricazione metallica e sartoria che permetteranno ai prigionieri di imparare un mestiere e uscire dal carcere con un certificato professionale per li aiuterà a trovare un lavoro una volta rilasciati.

«Il contributo dell’Unione europea – ha detto Gianclaudio Bizzotto, rappresentante Paese di CELIM in Zambia – è fondamentale. Un contributo che è segno della coerenza di un’azione che incide profondamente nella società zambiana. Mi piace ricordare che in passato, grazie ai finanziamenti Ue, CELIM, tra le altre attività, ha realizzato una clinica che sta fornendo un grande aiuto ai detenuti, agli ufficiali dell’amministrazione penitenziaria e alla comunità in generale. A nome di Celim e dei partner desidero ringraziare l’Unione europea per gli sforzi compiuti».

Discorso di Gianclaudio Bizzotto, responsabile Paese di CELIM in Zambia

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