Scuole aperte mattina e pomeriggio per farle diventare luoghi di incontro, scambio e arricchimento. È il progetto lanciato dal Comune di Milano per mettere le strutture a disposizione del territorio attraverso attività rivolte agli alunni, ai loro nuclei familiari e all’intera cittadinanza.

Un’opportunità che verrà colta anche da «La mia scuola è differente!», progetto al quale partecipa CELIM e che intende promuovere negli alunni di sedici scuole le competenze tecnologiche, scientifiche e culturali indispensabili al positivo inserimento nello specifico contesto di vita e proiettate verso i mestieri del futuro.

«Aprire le scuole tutto il giorno – spiegano i responsabili del Comune di Milano – le fa diventare luogo di inclusione e di superamento di qualsiasi discriminazione. In questo modo si mira a stimolare iniziative educative, ludiche, sportive, culturali e più in generale di aggregazione sociale».

L’iniziativa milanese ha deciso di partire «dal basso», andando a studiare quelle scuole che in città sono già sinonimo di massima apertura, per poi introdurre un cambiamento culturale che renda i loro modelli replicabili in altri plessi scolastici.

«L’obiettivo – osservano al Comune – è la formazione di un patto territoriale che veda coinvolti tutti i portatori di interesse (dirigente, consiglio di istituto, associazione genitori, associazioni del terzo settore e Comune di Milano) e che identifichi la strada per soddisfare i reali bisogni dell’utenza e del territorio: per una città con una migliore qualità della vita e la cui azione possa contaminare e diffondersi in altri comuni del nostro Paese».

In questo contesto si inserirà anche «La mia scuola è differente!», un progetto che prevede una serie di attività che comprendono, tra le altre, esperienze di «scuola aperta al territorio» con gruppi di lavoro e attività in ambito extrascolastico che coinvolgono alunni, insegnanti e genitori oltre a attività educative nei periodi di chiusura delle scuole grazie alle competenze dei partner coinvolti.

«Il progetto – spiegano al CELIM – ha come obiettivo il potenziamento dell’integrazione scuola-territorio per ampliare le esperienze educative degli alunni e migliorare le competenze di tutti i soggetti coinvolti. La scuola è quindi un punto di riferimento non solo per le tradizionali attività educative, ma anche per tutte quelle iniziative che guardano alla crescita dei ragazzi e delle ragazze nel contesto del loro territorio».

 

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