Albania tutti a casa per il Covid-19. E anche le Ong, come CELIM, hanno dovuto rallentare le loro attività.

Le autorità hanno fatto 532 test e sono risultati positivi 42 pazienti, ma è subito scattata l’emergenza. Le autorità hanno decretato il divieto di circolazione in auto e lo stop delle attività della pubblica amministrazione e delle banche. Per far rispettare le direttive governative sono stati schierati per le strade gli agenti di polizia e i militari.

Nonostante in frontiera non venga chiesto un recapito telefonico, in questi giorni le persone che hanno viaggiato nelle aree colpite da coronavirus ricevono questo messaggio inviato dalla Polizia di Stato: «Negli ultimi giorni avete viaggiato nelle aree colpite da Covid-19. Vi ricordiamo l’obbligo di rispettare tutte le misure previste dal governo albanese come l’auto-quarantena di 14 giorni dal momento del rientro nel Paese. La mancata osservanza di questo obbligo costituisce responsabilità legale. La polizia di stato sta monitorando l’attuazione di tutte le misure da parte di tutti i cittadini che viaggiano nelle aree colpite. Proteggete voi stessi e gli altri, grazie per la vostra comprensione».

Per coloro che hanno viaggiato nelle aree colpite e non si mettono in auto quarantena è prevista una multa di 5.000 euro. Lo aveva fatto sapere il premier Rama alcuni giorni fa: «Coloro che sono tornati negli ultimi 14 giorni dall’Italia o da altre aree colpite dovrebbero mettersi in quarantena. Da oggi, la polizia di stato e la polizia militare scenderanno in strada organizzando posti di blocco per verificare se nei veicoli fermati ci sono persone che sono entrati in Albania negli ultimi 14 giorni».

«Stiamo tutti lavorando da casa – spiegano i responsabili di CELIM in Albania -. Le nostre attività quindi hanno rallentato, ma non si sono fermate. Continuiamo a seguire il nostro progetto sulle aree naturali sebbene nel rispetto delle limitazioni imposte dall’autorità pubblica. Noi ci siamo».

In Albania, CELIM sta lavorando al progetto «Conservazione delle aree protette – Sostenibilità ambientale in Albania». L’obiettivo è la sensibilizzazione della popolazione locale su temi ambientali per ottimizzare la gestione delle aree naturali protette, diminuire l’impatto e i danneggiamenti ambientali e migliorare il turismo e le attività imprenditoriali sostenibili.

«Appena terminata l’emergenza – concludono a CELIM -, riprenderemo le attività sul territorio con le autorità delle aree naturali e con coloro che portano avanti attività agricole o artigianali nei parchi. Riprenderemo anche le attività di sensibilizzazione di bambini e di adulti sui temi ambientali più sensibili. Il nostro augurio è che questa emergenza termini il prima possibile».