Il dattero di mare è il simbolo di come la natura possa essere distrutta per motivi egoistici. In Italia ne è vietato il consumo e anche in Albania. Eppure continua a essere servito nei locali delle coste adriatiche. Un segno del degrado ambientale contro il quale CELIM si sta battendo in Africa, in Medio Oriente e anche nei Balcani. Un battaglia che parte proprio dalla sensibilizzazione ambientale dei più piccoli.

Ma facciamo un salto indietro. I datteri di mare sono una specie di mollusco di cui è vietato il consumo, la detenzione e il commercio perché la raccolta e la commercializzazione di questo tipo di mollusco danneggiano notevolmente l’ambiente sottomarino, le scogliere calcaree e la barriera corallina.

«Questo fenomeno – si legge in un rapporto delle autorità albanesi – è ampiamente osservato in ristoranti che operano principalmente a Valona, ​​ma anche nelle città di Durazzo, Lezha Saranda senza escludere Tirana la quale nonostante non sia vicina al mare viene rifornita dai paesi costieri. Spesso la presenza di questo specie nel menu è giustificata dal fatto che non viene raccolta sulla costa albanese, ma importata da altri paesi come la Grecia, ecc., possibilità questa che deve essere verificata dalle istituzioni competenti».

Negli anni, la pesca illegale dei datteri di mare è diventata il simbolo del malcostume e della scarsa sensibilità verso i temi ambientali. In questo contesto si inserisce CELIM che, attraverso il progetto Conservazione delle aree protette, sta lavorando per far crescere, soprattutto nei più giovani, un’attenzione alla natura.

«La nostra attenzione – spiegano i responsabili locali della nostra Ong – si è concentrata sull’importanza del riciclo dei rifiuti. Un problema, quello dello smaltimento, che attanaglia da anni il Paese. Senza un corretto trattamento, che parte da una attenta differenziazione, si rischia di danneggiare permanentemente il sistema naturale».

Montagne, spiagge e mare più puliti sono anche ambienti più accoglienti per le specie animali. «CELIM – concludono i responsabili in Albania – lavora con i più piccoli per sensibilizzarli ai temi ambientali. Conservare la natura è fondamentale per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni. Per questo, oltre ai banchetti con la distribuzione di materiale, abbiamo organizzato gite con le scolaresche per ripulire le spiagge e renderle più accoglienti per la fauna locale. È un lavoro lungo che richiede un impegno costante da parte nostra e delle autorità. Ma ci crediamo».

Solo da questo lavoro nascerà una nuova sensibilità. E anche i datteri di mare, forse, potranno essere preservati e potranno continuare a offrire il loro contributo alla biodiversità marina nell’Adriatico.