Nuove domande…

All’inizio di questo nuovo anno scolastico mille domande si sono affacciate alla mente di studenti, famiglie e insegnanti. Molti dubbi sono sorti su come sarebbe stata l’esperienza scolastica con le mascherine sul viso e i banchi distanziati, su come sarebbero diventate le lezioni e gli intervalli, su cosa sarebbe accaduto se qualcuno fosse risultato positivo al tampone per il Covid-19. La società intera ha guardato alla scuola con speranza, ma anche incertezza, nei giorni della sua riapertura.

…vecchi bisogni

Il progetto triennale #tu6scuola, dedicato alla prevenzione e al contrasto alla dispersione scolastica, si è preparato a fronteggiare le nuove sfide, dovute alla presenza di una pandemia in continua evoluzione, senza dimenticare i «vecchi» bisogni, che non sono di certo venuti meno.

Si è trattato di ripensare a come andare incontro agli studenti: quei ragazzi e quelle ragazze che rischiano di rimanere indietro rispetto ai propri compagni per difficoltà dovute a uno svantaggio linguistico o socio-economico.

L’organizzazione della scuola media in classi di 25 studenti necessita di un’integrazione che permetta ai ragazzi di essere sostenuti più da vicino, a piccoli gruppi, per poter trovare risposta ai propri bisogni educativi.

Per questo, con tanta energia, le operatrici di CELIM – ente coinvolto nel progetto #tu6scuola insieme al capofila CIAI e ad altri 25 partner -, già prima che cominciasse l’anno scolastico, si sono dedicate alla riprogettazione degli incontri di sostegno allo studio per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Gramsci e Gemelli, facenti parte dell’Istituto comprensivo Capponi.

Online

La modalità online è stata richiesta dalle scuole in questo complesso avvio d’anno scolastico: ecco che le operatrici hanno riacceso i loro pc, riorganizzato i corsi su Classroom e ripreso ad affinare le tecniche per poter offrire un sostegno efficace e coinvolgente anche a distanza.

A rivelare l’importanza che questa attività riveste per molti ragazzi, ci hanno pensato alcuni di loro, inviando via mail ai loro professori la richiesta: «Quando comincia lo spazio studio? Noi vorremmo partecipare anche quest’anno!».

«Lo spazio studio – afferma Rachele Riminitti, volontaria in servizio civile presso CELIM – è uno strumento molto importante per i ragazzi e, anche in queste circostanze particolari, cerchiamo di rendere questa esperienza il più utile ed efficace possibile. Non mancano le difficoltà dovute soprattutto alla distanza fisica e all’utilizzo di strumenti online, che inevitabilmente creano disagi e problemi, ma i partecipanti sembrano apprezzare l’aiuto che offriamo loro. La settimana scorsa una ragazzina di seconda media mi ha chiesto come mai le nostre lezioni siano così corte! Evidentemente – conclude Rachele -, pur occupando soltanto un’ora della loro settimana, lo spazio studio rappresenta una risorsa preziosa, grazie alla quale i ragazzi possono svolgere i compiti in compagnia, fare domande, chiarire dubbi e confrontarsi».

Numerosi studenti hanno bisogni linguistici specifici, in quanto sono da poco arrivati in Italia, per cui devono costruire – mattone dopo mattone – le proprie competenze nell’uso della lingua italiana, oppure sono in Italia da qualche anno e la loro necessità è riuscire a padroneggiare l’italiano utilizzato nelle discipline scolastiche, il cosiddetto “italiano per lo studio».

A ciascuno di loro serve un sostegno adeguato allo specifico livello di competenza nella lingua italiana: i gruppi di italiano L2, ovvero per i ragazzi stranieri, si stanno costituendo in un continuo dialogo con i professori di classe e vedranno l’avvio in queste settimane.

Non va dimenticato che il progetto #tu6scuola ha tra i suoi obiettivi stimolare nei ragazzi la creatività e forme di espressione diverse da quella prevalente a scuola, ovvero quella di comprensione e rielaborazione di testi scritti. Spronare i ragazzi a mettersi in gioco con altre modalità espressive riveste, infatti, una grande importanza nella valorizzazione dei singoli, mostrando loro quante preziose potenzialità abbiano e spingendoli a non dimenticarsene: la mancanza di fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità potrebbe diventare causa dell’abbandono del percorso scolastico o, anche se si rimane a scuola, della rinuncia al coinvolgimento e all’impegno.

Per far fronte a questa esigenza si attivano i laboratori «Saltaclasse», che già gli anni scorsi hanno spesso proposto ai ragazzi l’uso delle tecnologie e che saranno quest’anno ancor più 2.0: coinvolgeranno, infatti, gli studenti nella produzione – con il contributo di Cinemovel – di un documentario interattivo sul tema del tempo, nonché in attività pratiche che riguardano la comprensione delle tematiche ambientali e del consumo sostenibile.

Nuove idee, nuove modalità, nuovi strumenti: l’anno scolastico di #tu6scuola è iniziato con significative novità e con un obiettivo, ovvero che nessuno, in questo periodo così complesso e sfidante, rimanga indietro.

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