Zona rossa, chiusure, distanziamento. L’uovo di Pasqua però è una tradizione che non muore. Anzi è più viva che mai. CELIM ne ha avuto la dimostrazione quest’anno. Nonostante i blocchi, sono arrivate richieste per 410 uova tradizionali e 54 uova piatte. «È stato un gran successo – spiega Bujar Teliti di CELIM -. La situazione non ci faceva ben sperare. La pandemia non mette voglia di festeggiare e credevamo la campagna 2021 sarebbe stata sottotono».

Invece è stato un boom di richieste. È stato doppiato il numero dello scorso anno quando si festeggiò la prima Pasqua in lockdown. «Quest’anno abbiamo anche proposto una novità: le uova piatte – continua Bujar -. È stata una scommessa vinta. Ne sono state chieste 54, un successo se consideriamo che è un dolce che va un po’ fuori i canoni della tradizione».

Come sempre, l’uovo di Pasqua di CELIM ha un’anima solidale. Quest’anno, le offerte saranno destinate a «Conservazione delle aree protette», il nostro progetto in Albania. «L’Albania – spiegano i responsabili del progetto – possiede un ricco patrimonio ambientale e paesaggistico. In questi ultimi decenni, però, tale ricchezza ha risentito di una cattiva gestione e dell’elevato impatto ambientale di abitanti e attività economiche locali. Tuttavia, lo sviluppo sostenibile e la tutela ambientale sono punti chiave per l’integrazione in Unione Europea».

Attraverso il progetto, CELIM sta cercando, da un lato, di sensibilizzare la popolazione locale su temi ambientali (raccolta differenziata, campagne di pulizia di boschi e spiagge, ecc.) dall’altro, di ottimizzare la gestione delle aree naturali protette, diminuendo l’impatto e i danneggiamenti ambientali e migliorando il turismo e le attività imprenditoriali sostenibili.

Con oggi la campagna termina. Non potranno più essere ordinati altre uovo. Invece le consegne continueranno anche nei prossimi giorni.

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