Più del 40% delle specie di invertebrati, in particolare le api, che garantiscono l’impollinazione, rischiano di scomparire. In particolare in Europa, dove il 9,2% delle specie di api europee sono attualmente minacciate di estinzione. A fornire questi dati, occasione della Giornata mondiale delle api che si celebra oggi, una ricerca dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Senza le api, secondo la ricerca, molte specie di piante si estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività potrebbero essere mantenuti solamente ad altissimi costi attraverso l’impollinazione artificiale. Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo.

Negli ultimi 50 anni la produzione agricola ha avuto un incremento di circa il 30% grazie al contributo diretto degli insetti impollinatori. Alcune specie di api, come l’ape occidentale (Apis mellifera) e l’ape orientale del miele (Apis cerana), alcuni calabroni, alcune api senza pungiglione e alcune api solitarie sono allevate (addomesticate); tuttavia, la stragrande maggioranza delle 20.077 specie conosciute al mondo sono selvatiche.

Gli impollinatori svolgono in natura un ruolo vitale come servizio di regolazione dell’ecosistema. Si stima che l’87,5% (circa 308.000 specie) delle piante selvatiche in fiore del mondo dipendano, almeno in parte, dall’impollinazione animale per la riproduzione. Le api poi forniscono preziosi prodotti dell’alveare quali: miele, polline, pappa reale, cera, propoli.

In Mozambico, CELIM attraverso il progetto «Sostenere lo sviluppo in Zambezia», lavora per migliorare l’apicoltura attraverso: l’installazione di arnie e la distribuzione di materiale apistico, la formazione di apicoltori sulle tecniche di apicoltura e sulla lavorazione del miele, la creazione di due centri per lavorare e filtrare il miele.

«Adesso – spiega Marco Andreoni, responsabile Paese di CELIM in Mozambico – c’è maggiore consapevolezza delle tecniche dell’apicoltura e delle potenzialità del miele come prodotto alimentare. La produzione di miele varia di anno in anno perché è influenzata dalle condizioni climatiche (temperatura, piogge, siccità) per cui i risultati non sempre sono buoni. L’amore per le api ci fa però superare queste difficoltà e ci permette di andare avanti».

Apicoltori mozambicani
Miele frutto del progetto con gli apicoltori in Zambezia
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