Sono diciotto gli ex detenuti rilasciati dal carcere di Mumbwa aiutati da CELIM per avviare piccole imprese e reinserirsi nella società zambiana. Dei 18, nove hanno già iniziato a gestire le loro attività e orti, 6 hanno ritardato l’inizio perché stavano raccogliendo i loro raccolti dai campi e ora si preparano a iniziare. Ad altri due è stato ritirato il pacchetto iniziale perché non sono riusciti a dimostrare l’impegno e l’uso corretto dell’attrezzatura loro assegnato.

Le loro sono storie di fatica, ma anche di riscatto. Di vite che sembravano perdute e che, tra mille difficoltà e grazie all’aiuto di CELIM, sono o stanno per rinascere. Come quella di Nickson Chikoloma che, dopo essere stato rilasciato dal Correctional Facility nel 2019, vendeva salsicce in un bar locale a Mumbwa e lottava per sbarcare il lunario. Con i soldi che guadagnava non riusciva nemmeno a pagare l’affitto. Grazie al progetto «La seconda occasione» ha ricevuto due macchine per tagliare la barba, una batteria e materiale per la barberia. Grazie a questi aiuti è diventato parrucchiere è ora guadagna abbastanza per fare piccoli investimenti nella sua attività e acquistare un terreno dove sta costruendo una casa. È anche in grado di provvedere ai bisogni primari di sua moglie e dei suoi due figli.

Una storia simile è quella di Josphat Mugala, padre di cinque figli. In carcere aveva studiato le basi dell’agricoltura. Dopo essere stato rilasciato nel 2020, ha avviato un piccolo orto dove coltiva ortaggi che poi vende per per mantenere la sua famiglia. Un lavoro faticoso perché era costretto a usare i secchi per innaffiare il campo. A Mugala è stata donata una pompa per l’irrigazione e, da allora, ha ampliato il suo giardino piantando 5.000 piante di cavolo e 1.000 di pomodoro.

Precious Kalumba, invece, è una madre di cinque figli. Ha iniziato a vendere generi alimentari a casa sua a Mumbwa. Grazie alla sua attività non solo è riuscita a soddisfare le necessità della sua famiglia ma, grazie a una banca di villaggio, è ora in grado di risparmiare un po’ di soldi che potrebbero servirle per il futuro.

Aaron Kasemune, Ambicious Mugale e Mathias Shappy hanno invece progettato un futuro insieme. Rilasciati nel 2020, hanno deciso di lavorare in gruppo creando un allevamento di polli e condividendo i proventi. Grazie a CELIM hanno potuto iniziare la loro attività con 100 pulcini. Per arrotondare il guadagno, i tre lavorano anche insieme come muratori facendo lavoretti su chiamata.

Infine, Lackson Munyakasa. Rilasciato il 25 maggio 2020, durante la detenzione ha lavorato come insegnante. Grazie al progetto è stato dotato di un computer da tavolo e, da allora, ha iniziato a offrire servizi di stampa alla comunità di Mwembeshi. Il reddito ottenuto gli permette di pagare l’affitto e provvedere ai bisogni primari della sua famiglia.

Storie, le loro, di speranza. Speranza in un futuro migliore, lontano dal carcere e senza il rischio di precipitare di nuovo nell’illegalità.

 

 

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