Una cena che raddoppia solidarietà. Si terrà venerdì 15 ottobre alle ore 20 a «Jodok pizza e cucina», un ristorante nato negli anni Novanta negli spazi dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano (via Ippocrate 45). Con i proventi della cena si sosterrà, da un lato, la cooperativa sociale Olinda, di cui Jodok fa parte, che sostiene la riabilitazione delle persone con problemi di salute mentale e, dall’altro, «La seconda occasione – Reintegro degli ex detenuti», un progetto che CELIM sta portando avanti in Zambia per aiutare i carcerati a reinserirsi nella società. Due forme di emarginazione, quella del disagio mentale e quella del carcere, che vivono entrambe lo stigma sociale. Che, grazie alla solidarietà, possono però superare.

  • La cena prevede come menù: risotto alla milanese con bocconcini di vitello in gremolada (per i vegetariani, risotto alla zucca e strudel di verdure), dolce, caffè, acqua e ¼ di vino.
  • La prenotazione è obbligatoria (entro il 13 ottobre) ed è prevista una donazione di 30 euro.
  • Chi soffrisse di allergie alimentari o seguisse una dieta vegana o vegetariana è pregato di segnalarlo al momento della prenotazione.

La prenotazione va effettuata entro il 13 ottobre ai seguenti recapiti:

In sede di prenotazione bisogna ricordarsi di segnalare il menù scelto (di carne o vegetariano) ed eventuali allergie o intolleranze.

È prevista una donazione di 30 euro.

«Jodok pizza e cucina»
Ex ospedale psichiatrico Paolo Pini
via Ippocrate 45
Milano

Olinda è un progetto collettivo nato nel 1996 con l’obiettivo di andare oltre l’esperienza dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano. La cooperativa vi svolge una serie di attività (ristorante, ostello, teatro, ecc.) tutte volte al recupero del territorio e al reinserimento sociale delle persone che ci vivono, soprattutto se emarginate, svantaggiate o disabili. Le persone coinvolte sono viste come risorsa e non come problema, avendo chiaro che, come recita lo slogan della cooperativa: «Da vicino nessuno è normale».

«La seconda occasione – Reintegro degli ex detenuti» ha come obiettivo il reintegro dei detenuti zambiani nella società e prevede due fasi distinte. Per raggiungere l’obiettivo si lavora attraverso corsi di formazione professionale (elettricista, falegname, meccanico ecc.) per i carcerati che sono poi aiutati a sostenere gli esami di qualifica professionale. Una volta scontata la pena gli ex detenuti vengono aiutati, donando loro le attrezzature adatte, a creare proprie attività artigianali. Ciò permetterà loro di reinserirsi nella società e sostenere le loro famiglie con quanto guadagnato.

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