In Zambia si lavora ancora nei penitenziari insieme ai detenuti. In queste settimane si stanno svolgendo in tutti centri correttivi training di impresa, educazione civica e incontri di sensibilizzazione. Un modo per fornire ai carcerati quelle capacità che li possono aiutare a reinserirsi nella società una volta scontata la pena.

«Negli ultimi giorni – spiega Gianclaudio Bizzotto, rappresentante Paese di CELIM in Zambia – stiamo conducendo training d’impresa formando i formatori, in modo che i corsi che stiamo facendo da tempo nei penitenziari possano essere replicati anche quando il progetto terminerà».

Un lavoro attento portato avanti anche con i ragazzi del riformatorio. Anche a loro è stata offerta la possibilità di seguire corsi professionali che li aiutassero a costruire un futuro diverso. Nello stesso spirito ci si è mossi con la distribuzione di attrezzature donate da CELIM ai detenuti affinché potessero avviare nuove attività. «In questi anni – conclude Gianclaudio – abbiamo donato materiale per avviare piccole imprese. Questo ha permesso a molti ex carcerati di crearsi un futuro lontano dalle devianze e dagli ambienti malavitosi».

Tutto ciò rientra nell’ottica di CELIM il cui motto è «Impact to change», cioè mettere in campo progetti destinati a produrre effetti nell’immediato, ma anche nel futuro. Cambiamenti destinati a diventare duraturi e a replicarsi autonomamente.

 

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