Si è conclusa oggi la formazione all’imprenditorialità, un corso al quale hanno partecipato una quarantina di detenuti del centro correttivo di Mazabuka, in Zambia. L’iniziativa si è svolta nell’ambito di «La seconda occasione», un progetto promosso da CELIM in collaborazione con l’Unione Europea, per offrire ai detenuti occasioni di reintegro nella società una volta scontata la pena. In questo progetto ha rivestito un ruolo importante la formazione professionale dei detenuti perché il lavoro può diventare un’occasione di riscatto.

Il corso appena terminato è durato cinque giorni e intendeva fornire ai partecipanti strumenti per poter a loro volta organizzare corsi professionali simili ai colleghi ospiti del centro di detenzione. Al corso hanno presenziato anche alcune guardie carcerarie con lo stesso intento.

A dicembre si sono svolti corsi d’impresa e di educazione civica simili in tutti e sei i centri correttivi e nel riformatorio.

«Questi corsi si sono svolti sempre con la modalità Tot (Training of Trainers) – spiega Gianclaudio Bizzotto, rappresentante Paese di CELIM in Zambia -. Il nostro intento è rendere le strutture carcerarie autonome anche quando il progetto sarà terminato. Saranno le guardie carcerarie e gli stessi detenuti a dover portare avanti i corsi, senza più i formatori CELIM. Solo in questo modo il progetto potrà dirsi riuscito e solo così potrà avere un impatto che dura nel tempo e porti cambiamenti duraturi. Impact to Change, come recita il motto della nostra Ong».

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