Una gestione consapevole dei rifiuti può giovare non solo all’ambiente, ma può diventare, attraverso il riciclo, una risorsa per la comunità. Di ciò è convinto CELIM che, dopo positive esperienza in Africa e in America Latina, ha avviato in Libano Rifiuti o Risorsa? un progetto che mira a introdurre nel Paese dei cedri un nuovo approccio verso gli scarti delle comunità locali e degli impianti di lavorazione delle olive. Ne abbiamo parlato con Dana Sabek e Rabab Aouad, agronome di Hasbaya, che collaborano con CELIM in Libano.

Potreste presentarvi brevemente? Da quanto tempo lavorate con CELIM e quale ruolo ricoprite?

Mi chiamo Dana Sabek, ingegnere agricolo, sono specializzata in ambiente e risorse naturali. Lavoro con CELIM da sette mesi come ingegnere junior. Io sono Rabab Aouad, ingegnere agricolo, sono specializzata in ingegneria del paesaggio. Lavoro con CELIM da un anno e mezzo come project officer.

Ritieni di stare acquisendo maggiori competenze e di stare crescendo umanamente e professionalemente grazie a questa esperienza lavorativa?

Lavorando con CELIM stiamo naturalmente acquisendo maggiori competenze e stiamo approfondendo la nostra conoscenza in ambito agricolo e ambientale. Allo stesso tempo, migliorano le nostre capacità relazionali, grazie al lavoro all’interno di un team. Per questo motivo, l’esperienza in corso ha avuto e continua ad avere un impatto positivo su di noi, soprattutto in questo periodo di crisi che il Libano sta vivendo.

Considerando la crisi economica che il Libano sta attraversando, credete che il lavoro con CELIM vi stia dando nuovi stimoli e aprendo nuove prospettive?

Per me e Rabab è positivo avere la possibilità di lavorare nel nostro Paese, non emigrare e rimanere vicino alle nostre famiglie che stanno affrontando questa pesante crisi economica. Per noi è importante avere la possibilità di restare accanto ai nostri cari. Tutti quanti attorno a noi, infatti, stanno fuggendo dal Libano e, se noi non fossimo qui, non rimarrebbe nessuno a prendersi cura delle nostre famiglie.

Cosa pensate della generale situazione ambientale nel distretto di Hasbaya? Come viene percepita la gestione dei rifiuti nel distretto da te e dai giovani di questa regione?

Nel distretto di Hasbaya vi sono principalmente due tipi di inquinamento: quello causato dal trattamento e dalla gestione impropria dei rifiuti solidi e l’inquinamento dovuto allo scarico delle acque di scarto della produzione dell’olio di oliva nel fiume Hasbani, che attraversa la cittadina di Hasbaya.

Tra la popolazione del distretto c’è una generale conoscenza di base relativa alla gestione dei rifiuti, ma sono ancora poche le persone che stanno attivamente adottando comportamenti e strategie adeguate.

Tuttavia, mentre tra i giovani c’è maggiore consapevolezza e conoscenza rispetto alla raccolta differenziata dei rifiuti solidi e, allo stesso tempo, alcune scuole hanno iniziato a differenziare all’interno delle loro strutture, resta ancora molto difficile per la maggior parte della popolazione muoversi in questa stessa direzione. Infatti, non esistono sufficienti strutture per realizzare la raccolta differenziata nel Paese e non si percepisce nemmeno una volontà collettiva di creare tali strutture nonché di collaborare per smaltire i rifiuti solidi urbani nel distretto in modo corretto.

Il progetto Rifiuto o risorsa? Può produrre qualche cambiamento nella gestione dei rifiuti, così come nella responsabilità sociale relativa alle problematiche ambientali?

Sì, sicuramente. Si avverte una grande necessità che il progetto venga implementato nel distretto di Hasbaya al fine di aumentare la consapevolezza ambientale della popolazione, in quanto c’è solamente un villaggio, Kawkaba, che sta attualmente realizzando la raccolta differenziata di tutti i tipi di rifiuti solidi, trasformandoli in un prodotto a valore aggiunto – il compost – da utilizzare poi come fertilizzante per il suolo.

In quest’ottica, con la costruzione di nuove strutture per lo smistamento dei rifiuti, le persone saranno finalmente incoraggiate e motivate a iniziare a smistare i rifiuti a partire già dalle proprie case, comprendendone l’importanza per la nostra comunità e per l’ambiente.

Rifiuto o risorsa? è un progetto necessario per l’attuale situazione ambientale del Libano? Può stimolare un cambio di atteggiamento positivo?

Sì, è necessario poiché, a causa dell’attuale crisi economica in corso e della mancanza delle strutture necessarie, la produzione di rifiuti nel Paese sta aumentando ogni giorno.

A questo proposito, pensiamo che il progetto possa avere un impatto positivo nel cambiare la mentalità delle persone e nel sensibilizzarle all’importanza di ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti. E così, di conseguenza, l’impatto del progetto porterà a una graduale riduzione delle emissioni di gas serra provenienti dai rifiuti smaltiti (ad esempio nelle discariche a cielo aperto, molto diffuse nel paese) contribuendo anche a mitigare il cambiamento climatico.

Riteniamo dunque che sia necessario aiutare le persone a pensare in una prospettiva a lungo termine in modo che comincino a adottare nuovi comportamenti verso l’ambiente e a prendersene maggiore cura.

Si può contribuire a sviluppare una responsabilità ambientale e sociale tra le persone, in particolare tra i giovani, nel distretto di Hasbaya?

Sì, possiamo contribuire utilizzando le nostre conoscenze e competenze per diffondere la consapevolezza nella regione, attraverso l’implementazione di training, workshop ed eventi sociali e, allo stesso tempo, collaborando con le scuole, i comuni, le Ong e le comunità locali. Ci teniamo molto a diffondere conoscenza in modi diversi, utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione.

Dana e Rebab
Raccolta differenziata in Libano
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