Il 24 febbraio scoppiava la guerra tra Russia e Ucraina. Il conflitto sembrava dovesse durare pochi giorni. A oggi, però, i combattimenti non sono cessati. Alla tragedia della distruzione, dei morti, dei feriti, dei rifugiati, si è aggiunta quella degli effetti economici che stanno devastando non solo le due nazioni, ma anche gran parte dei Paesi in via di sviluppo. Tutta l’area del Mar Mediterraneo soffre e soffrirà della mancanza di forniture di grano, dell’alta inflazione, dell’impossibilità di offrire cibo sufficiente alle popolazioni.

La campagna continua

In questo contesto internazionale, assume una grande importanza La Pace va Oltre, iniziativa inserita nella campagna Insieme per gli ultimi di Caritas Italiana e Focsiv, la federazione delle Ong di ispirazione cristiana, che si rivolge all’area del Medio Oriente. Una regione, sconvolta da guerre decennali, nella quale i giovani, che costituiscono il 50% della popolazione, hanno grande difficoltà nel costruire un futuro di lavoro e pace. Dove le donne sono particolarmente discriminate dalle scuole al lavoro, alla vita sociale e politica. Le discriminazioni e i conflitti sono incancreniti dall’appartenenza a etnie ed estremismi religiosi

La campagna vuole alimentare una cultura della cura e delle relazioni solidali e accompagnare concretamente questi artigiani della pace nella ricostruzione di asili, scuole, centri di salute, ma soprattutto di rigenerazione del tessuto sociale attraverso servizi per la comunità, educazione, formazione, cultura. Particolare attenzione viene data alla creazione di opportunità di lavoro per i giovani e le donne, grazie alla formazione-lavoro, atelier di apprendimento di mestieri, creazione di piccole imprese, di cooperative, di lavoro autonomo e di percorsi per facilitare l’inserimento in aziende, laddove possibile.

L’olio del riscatto

Tra i progetti messi in campo, anche Olio e Olive di qualità che CELIM sta implementando per migliorare le condizioni di 500 contadini delle aree rurali del Sud del Libano. “Il progetto – osserva Giulia Giavazzi, responsabile regione mediorientale di CELIM – ha tre obiettivi fondamentali: migliorare l’efficienza produttiva, creare uno stabile accesso ai mercati estero e interno, ridurre l’impatto ambientale. Pensiamo che attraverso un miglioramento dei processi di coltivazione e produzione di olio e attraverso una certificazione chiara, il prodotto possa avere un buon mercato. Tutto ciò non può prescindere da un’attenzione all’ambiente senza la quale anche il processo di produzione potrebbe essere compromesso”.

Osserva Giulia: “L’olio della zona è famoso in tutto il Libano crediamo che, grazie al nostro impegno, insieme ai contadini locali, potremmo valorizzalo e grazie a esso potremmo promuovere la crescita di una zona oggi emarginata”.

Questo e gli altri progetti hanno il difficile compito di rigenerare l’amore fraterno, per il bene comune, l’amore politico per ricercare l’amicizia sociale per la pace e la giustizia. E, come scrive papa Francesco: “è l’amore che rompe le catene che ci isolano e ci separano, gettando ponti; amore che ci permette di costruire una grande famiglia in cui tutti possiamo sentirci a casa”.

La pace va oltre. Sostieni la speranza.

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