I cambiamenti climatici causano disastri naturali sempre più ricorrenti. Inondazioni, cicloni, piogge torrenziali devastano interi territori. Di fronte a questi fenomeni, le comunità, soprattutto nel Sud del mondo, non possono più farsi trovare impreparate. Per questo motivo, CELIM, nell’ambito del progetto Gioventù resiliente, ha lanciato nella seconda metà di agosto la formazione dei membri di quattro Comitati locali di gestione del rischio di disastri nel distretto di Morrumbala (Maço, Chifungo, Muera, Domingos), in Mozambico. Si tratta di comitati composti da volontari (18 per comitato) che nel caso si verifichi un disastro naturale si attivano per mitigare danni, prestare soccorso alla popolazione, favorire la circolazione delle informazioni. I comitati rispondono all’Ingd (Instituto nazionale per la gestione e la riduzione del rischio di disastri).

Le formazioni sono state tenute da personale tecnico esperto dell’Ingd di Quelimane e dal responsabile dell’Ingd a livello di distretto e hanno avuto durata di tre giorni per ogni comitato. Hanno riguardato i ruoli e le funzioni all’interno del comitato, la mappatura dei rischi di ogni zona, la mappatura delle risorse e del materiale reperibile localmente e dei punti di rifugio. Si è parlato anche dei principi base dell’assistenza umanitaria, della ricostruzione delle calamità verificatesi in ogni zona, dell’identificazione dei rischi, dei rispettivi livelli di allerta e azioni da implementare per ogni livello.

Il corso ha compreso una parte teorica con esercizi di gruppo e una parte pratica. Per quanto riguarda la pratica sono state simulate le conseguenze di un ciclone accompagnato da piogge torrenziali che ha causato inondazioni e richiesto l’evacuazione di famiglie verso un punto di riparo.

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