La Zambezia è una delle Province più povere del Mozambico. L’88% della popolazione è dedita all’agricoltura e circa un terzo ha un’età compresa tra i 15 e i 35 anni. Molti giovani emigrano dalle aree rurali alla ricerca di opportunità economiche
Obiettivo del progetto: promuovere uno sviluppo sostenibile offrendo opportunità formative a ragazzi e ragazze, sviluppando attività economiche, coinvolgendo i giovani nella gestione delle risorse naturali e nella mitigazione e prevenzione dei rischi connessi al cambiamento climatico.
nuove competenze in acquacoltura e apicoltura acquisite da
8 professori
corsi di acquacoltura e apicoltura per
650 studenti
formazione su attività alternative generatrici di reddito per
200 giovani
In Zambezia, nel Mozambico centrale, l’economia è dominata dall’agricoltura di sussistenza, ma importante è anche la pesca artigianale. La Zambezia contribuisce solo al 9% del Pil del Paese, pur essendo una delle province più popolose. In questo contesto già così difficile, la popolazione deve affrontare le sfide epocali provocate dai cambiamenti climatici. Negli ultimi anni, il Mozambico ha dovuto far fronte a un’ondata fortissima di siccità che ha contribuito a diminuire le riserve di cibo e, nel solo 2019, ha dovuto fronteggiare due cicloni devastanti: Idai, che ha colpito la zona centro-orientale, e Kenneth, nelle parti settentrionali del Paese.
In questo contesto, i giovani vivono in condizioni di vulnerabilità a causa della scarsità di opportunità, aggravata dal basso livello di istruzione. Ciò rende loro difficile accedere al mercato del lavoro o sviluppare attività economiche autonome. Non avendo una valida offerta formativa e prospettive professionali, i giovani si vedono costretti a emigrare verso le città in cerca di migliori opportunità. Ed è proprio nelle aree urbane che aumenta però il rischio di svolgere attività illegali.
Per sopravvivere rischiano di finire nella rete dei movimenti estremisti o della criminalità. Chi rimane invece nelle aree rurali finisce, in molti casi, per dedicarsi allo sfruttamento delle risorse naturali che, nelle zone economicamente depresse, rappresentano una maniera facile per generare un reddito immediato. Queste attività non sostenibili per l’ambiente incidono negativamente sulle stesse risorse naturali su cui si basa l’agricoltura di sussistenza locale, deteriorando l’ambiente e generando nel lungo periodo un’ulteriore riduzione delle opportunità di lavoro e dunque maggiore povertà.
Con questo progetto, intendiamo migliorare le competenze tecniche nel settore agricolo dei giovani delle scuole di Inhassunge, Morrumbala e Lugela. Questo attraverso: un miglioramento delle infrastrutture scolastiche, delle dotazioni a disposizione degli allievi, della formazione degli insegnanti e ampliando l’offerta formativa con corsi su piscicoltura e apicoltura.
Nei tre distretti, la diversificazione agricola sarà raggiunta attraverso lo sviluppo di attività sostenibili dal punto di vista ambientale: la piscicoltura e l’apicoltura. Il progetto interverrà su tutti i vari processi che compongono le due filiere produttive: la formazione tecnica, la distribuzione di arnie e la costruzione di vasche, nonché la trasformazione, la lavorazione del pesce e del miele e la vendita dei prodotti sul mercato locale.
Queste attività si inseriscono in un tentativo di miglioramento del sistema di gestione dei rischi legati al cambiamento climatico. Grazie al coinvolgimento dei Comitati locali di gestione del rischio da calamità naturali sarà possibile formare, sensibilizzare e informare le comunità locali sugli effetti drammatici che lo sfruttamento delle risorse naturali comporta sul lungo termine e di come esse siano fondamentali per mitigare gli effetti, ad esempio, delle inondazioni. Inoltre si interverrà per migliorare le capacità di risposta a livello comunitario quando una calamità naturale sta per abbattersi sull’area di intervento del progetto .
Grazie alle attività di riforestazione delle fasce di mangrovie, alle pratiche agroforestali e alle attività di sensibilizzazione ambientale, sarà possibile incidere non solo sulla preservazione dell’ambiente, ma anche sul miglioramento di quei territori degradati che, a oggi, diminuiscono la resilienza climatica delle comunità locali
Il progetto mira a rilanciare il ruolo delle donne e dei giovani all’interno delle proprie comunità, dando loro ruoli e responsabilità di rilievo e puntando sul loro coinvolgimento come chiave per un cambiamento duraturo nel tempo.
L’obiettivo del progetto è promuovere lo sviluppo sostenibile favorendo la resilienza di 1.553 giovani nei distretti di Lugela, Inhassunge e Morrumbala. CELIM, insieme alla Direzione provinciale dell’agricoltura e della pesca in Zambezia, vuole contribuire:
Titolo progetto
Giovani resilienti – Per un futuro sostenibile in Mozambico – EuropeAid/166712/DD/ACT/MZ
Responsabile del progetto
Sofia Saraiva, mozambique@celim.it
Date
aprile 2021 – febbraio 2024
Partner
Direzione provinciale dell’agricoltura e della pesca in Zambezia
In Africa, il miele è sempre più richiesto. CELIM lavora con i ragazzi mozambicani per insegnare loro le tecniche di produzione
Nel distretto, grazie al progetto Giovani relilienti, sono stati piantati cereali, legumi, alberi da frutto e da legna
Grazie al progetto di piscicoltura, Dougracia è riuscita a dare una svolta alla sua vita. Aiutala anche tu con il Panettone CELIM