In Kenya, Coltivare il futuro avanza. La recente visita dei cooperanti di CELIM nel gruppo masai di Chui Mama ne è una testimonianza visiva e concreta. Nel territorio della comunità sono state molte le attività portate a termine grazie al progetto. Sono state realizzate recinzioni elettriche per tenere lontani gli elefanti. “I pachidermi – spiega Davide Bonetti rappresentante di CELIM in Kenya – con la loro stazza rischiano di distruggere le attività agricole e di essere pericolosi per gli stessi membri della comunità. Abbiamo così realizzato reti nelle quali passa corrente elettrica a basso voltaggio. La piccola scossa che ricevono gli animali li dissuade dal proseguire. Così si favorisce una convivenza tra uomo ed elefante che non nuoce né a uno né all’altro».
Sempre nella comunità sono state avviate le coltivazioni dell’aloe e di ortaggi. “Al momento – continua Davide -, l’orto è fermo. La siccità che ha attanagliato l’Africa orientale non permette di irrigare in modo sufficiente le coltivazioni. Invece va avanti la coltivazione di aloe, che è una pianta robusta e che si adatta anche a condizioni climatiche più difficili. Parallelamente alla coltivazione abbiamo anche portato avanti sessioni di formazione per aiutare le donne a realizzare cosmetici naturali proprio a base di aloe”.
Parallelamente sono iniziate anche le attività legate all’apicoltura. Alla comunità di donne sono stati consegnati alveari, kit raccolta miele ed è stata garantita una formazioni sul miele, su come si raccoglie e si conserva, sul rapporto con le api africane, ecc.. “L’apicoltura – conclude Davide – è un’attività importante. Il miele è un prodotto apprezzato in Africa. In Kenya c’è un buon mercato. La realizzazione di un prodotto di qualità può ritagliarsi uno spazio nel mercato locale. E ciò può garantire entrate suppletive alle comunità di donne masai rendendole più resilienti di fronte ai profondi cambiamenti climatici che sta vivendo il continente e la loro regione in particolare”.