“Una emozione!”. Così Elena ha descritto le sensazioni provate alla schiusa delle uova di tartarughe caretta caretta a Divjaka, in Albania. Lei è una ragazza che sta prestando servizio civile con CELIM. “Questa fotografia (pubblicata qui in basso) è stata scattata poche settimane dopo il mio arrivo in Albania – racconta -. Eravamo in missione a Divjaka, dove i ranger di Fier ci aspettavano per creare la recinzione che avrebbe protetto dai pericoli esterni il nido di tartarughe marine in attesa della schiusa”.

Meno di una settimana dopo, i ragazzi e le ragazze del servizio civile sono stati richiamati a Divjaka perché da lì a poche ore il nido si sarebbe schiuso. “Partecipare ai turni di guardia nelle due notti successive è stato sicuramente stancante – continua Elena -, ma avere l’occasione di assistere ai primi passi verso il mare delle neonate merita sicuramente tutti gli sforzi necessari. Accompagnare le tartarughine verso il mare, cercando di mostrare loro la via giusta verso la loro nuova vita è stata la cosa che più mi ha emozionata”. Elena sente di “aver fatto un gesto minuscolo all’interno di un cerchio perfetto molto più grande di me”. E conclude: “spero che qualcuna di quelle tartarughine possa tornare fra diversi anni su quella stessa spiaggia per nidificare e ripetere la magia”.

Da tempo ormai, CELIM lavora insieme ai ranger per salvaguardare la fauna albanese. In particolare le caretta caretta, tartarughe marine del Mediterraneo che rischiano l’estinzione. Alle attività partecipano anche i ragazzi e le ragazze in servizio civile con il loro carico di entusiasmo.

Elena al lavoro sulla spiaggia di Divjaka, in Albania

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